La piorrea detta anche parodontite avanzata è una malattia infiammatoria e degenerativa del tessuto osseo e molle dei denti che, nei casi più gravi, può portare alla caduta degli stessi, in parole più semplici si ritrae la parte di appoggio del dente ed indebolisce la struttura ossea su cui è poggiato il dente. Le cause della parodontite avanzata vanno rintracciate nella presenza di tartaro, placca, cattiva igiene orale, fumo e stress.
La piorrea è una malattia dentale che se trattata con le giuste tecniche può benissimo essere tenuta sotto controllo, naturalmente è necessario che tu collabori sottoponendoti a trattamenti periodici di pulizia dei denti ed osservando una corretta igiene orale. Se hai una parodontite avanzata sappi che un buon specialista cercherà di fare tutto quanto possibile per salvare i tuoi denti, mediante trattamento chirurgico o estrazione dei denti malati con relativa sostituzione.
Al fine di decidere la soluzione migliore, il dentista si preoccupa di controllare lo stato di avanzamento della parodontite, prendendo come riferimento una serie di fattori quali la mobilità dei denti, lo stato di restringimento delle gengive, la presenza di tartaro o placca. Si tratta di un esame diagnostico e radiologico necessario e propedeutico affinché lo specialista in parodontologia possa scegliere se intervenire o meno chirurgicamente e nei casi più estremi asportare il dente.
I rimedi naturali per la piorrea
Esistono diversi rimedi naturali all’insorgere della paradontite, che non sono comunque sostitutivi delle pratiche di igiene dentale da effettuarsi presso uno studio professionista. Sono quindi rimedi complementari, ma non sostitutivi, specialmente se si soffre di una forma grave della patologia. Tra questi rimedi naturali per alleviare i sintomi della paradontite possiamo citare le foglie di salvia o di malva, da assumere in forma di decotto, oppure gli oli essenziali come l’olio di mirra e l’olio di melaleuca. Una sana alimentazione è ottima sia come prevenzione sia come rimedio per la piorrea e per molte altre patologie, frutta e verdura, specialmente quella cruda, sono alimenti da assumere tutti i giorni per aumentare l’apporto di vitamina C ed E, antiossidanti naturali ed utili a ridurre il sanguinamento gengivale. Da evitare, invece, gli alimenti a base di zucchero così come le bevande gassate.
I rimedi farmacologici e chirurgici per la cura della piorrea
Naturalmente, la cura farmacologica per la paradontite deve essere indicata da un dentista. Si tratta generalmente di farmaci antinfiammatori o a base di corticosteroidi. Se la patologia è già ad uno stadio avanzato e farmaci e igiene dentale non sono sufficiente, il dentista può intervenire in maniera chirurgica. Quando si sono già venute a formare tasche paradontali molto profonde, il dentista può operare rimuovendo il tartaro dalla radice del dente. Altra tecnica è l’inserimento di materiale nella tasca per favorire la ricostruzione dell’osso. Purtroppo, se niente di tutto ciò ha effetto, l’unica cosa rimasta da fare è l’estrazione del dente.
Parodontite avanzata: trattamento chirurgico
La parodontite può essere tenuta sotto controllo con una corretta igiene orale nei casi meno gravi e nei casi più drastici curata mediante l’intervento chirurgico. Le tecniche sono molteplici, si passa dalla semplice pulizia dentale alle incisioni gengivali a veri e propri interventi chirurgici dentali. A seconda della tipologia e del grado della tua piorrea la scienza prevede due tipi di interventi chirurgici dentali: la chirurgia resettiva e rigenerativa.
La chirurgia resettiva ha lo scopo di combattere la parodontite avanzata agendo sulla struttura che fa da asse portante del dente, si lavora sull’osso che viene levigato e rimodellato, infatti, con appositi strumenti chirurgici si elimina lo spazio che si viene a formare tra il dente, osso e gengiva asportando il tartaro o la placca che ivi si va a depositare. Il fine della tecnica è ridurre l’infiammazione e la contestuale regressione delle gengive dovute al progredire della malattia.
La chirurgia rigenerativa fa l’inverso, fa sì che il tuo tessuto osseo si rigeneri attraverso l’ausilio di innesti ( biomateriali o membrane artificiali). La ricerca scientifica ha permesso l’impiego di materiali prodotti artificialmente per gli innesti, una soluzione all’avanguardia se si pensa che fino a pochi anni fa si utilizzava la tecnica dell’autoimpianto, ovvero si prelevavano tessuti ossei dallo stesso paziente (tecnica dell’osso autologo).
Meritevoli di menzione nell’ambito della chirurgia resettiva sono, peraltro, gli interventi di rigenerazione gengivale, tale operazione può avvenire con innesti artificiali o materiale molle prelevato dallo stesso paziente, per la precisione dal palato. Tale intervento è necessario nel caso in cui seppur tu ti sia sottoposto ad una seduta di pulizia dentale, estirpata la placca e il tartaro, la gengiva rimane comunque ritratta.
Parodontite: intervento chirurgico laser
Un metodo alternativo al tradizionale intervento chirurgico, di cui puoi usufruire se soffri di parodontite avanzata, è il laser, si tratta di una tecnica moderna non invasiva, veloce e per nulla dolorosa capace di rigenerare e favorire la ricostruzione dei tessuti ossei e dei tessuti molli delle gengive. Tale procedura permette di raggiungere punti che manualmente sono inacessibili e si pratica senza alcuna anestesia.
Parodontite avanzata: estrazione del dente
I denti ti vengono estratti nel momento in cui lo specialista in parodontologia si rende conto che la struttura ossea e molle è irrecuperabile e la presenza del dente malato può compromettere la salute degli altri. Naturalmente, prima che si procede all’intervento chirurgico dell’estrazione viene fatta un’opportuna valutazione sulla stato di salute della tua bocca e laddove il dentista è consapevole che la malattia non può essere combattuta, si passa all’estrazione del dente malato.
A seguito dell’intervento, verrai sottoposto ad una serie di trattamenti di chirurgia resettiva e rigenerativa volti a rafforzare il sistema del tessuto osseo e gengivale, al fine di prepararlo per un eventuale impianto dentale sostitutivo.