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    Impianto e ponte dentale, quali sono le differenze.

    La perdita di uno o più denti è un evento frequente e potenzialmente traumatico, ma ciò che si domandano in molti è come sostituire i denti persi. Se anche tu ti trovi in queste condizioni, non ti preoccupare perché le soluzioni non mancano e, per fortuna, esistono impianto dentale e ponte.
    Cerchiamo, dunque, di capire di che cosa si tratta, quali sono le principali differenze tra i due e come si effettua la scelta.

    Che cos’è l’impianto dentale?

    L’impianto dentale è un presidio moderno volto a risolvere l’edentulia ed è costituito da una vite in titanio da inserirsi nelle ossa mascellari (mandibola e mascella). Questa tecnica permette di ottenere delle protesi fisse e stabili, al pari dei denti naturali.
    Segue, quindi, il posizionamento di una corona che, a seconda dei casi, può essere cementata o avvitata.

    L’impianto rappresenta, allo stato dell’arte, la soluzione migliore in termini di stabilità, ma la sua fattibilità dipende da diversi fattori. Deve, dunque, esserci la giusta quantità d’osso (in sua assenza l’impianto è, difatti, destinato a fallire) al fine di favorire il processo di osteointegrazione della vite nel tessuto osseo.
    Lo specialista deve, inoltre, valutare lo stato in cui versa il paziente perché cardiopatie, diabete e disturbi della coagulazione costituiscono un fattore di rischio non trascurabile.

    Che cos’è un ponte dentale?

    Il ponte dentale fa parte della famiglia delle protesi dentali ed è volta a sostituire uno o più denti mancanti. Una protesi a ponte è formata da tre elementi (due pilastri e il ponte stesso).

    L’intervento per l’inserimento di un ponte prevede:

    • riduzione delle dimensioni dei denti pilastro (limatura) e devitalizzazione degli elementi;
    • deposizione di capsule realizzate in materiali diversi a seconda della posizione dei denti da ricoprire.

    Il ponte dentale, pur rappresentando una buona soluzione, solleva una perplessità in merito alla devitalizzazione del dente. Tale pratica consiste nell’eliminazione della polpa e dunque del nervo, ma viene spesso eseguita su elementi dentali sani. L’iter proposto sembra, invece, avere più senso laddove i denti pilastro siano, per esempio, affetti da carie.

    Quando scegliere il ponte?

    In fase preliminare, è indispensabile valutare le condizioni di salute del paziente, lo stile di vita (l’esito del ponte può essere, per esempio, messo a dura prova in caso di fumo di sigarette) e le condizioni in cui versano i denti adiacenti al potenziale ponte (stabilità, presenza di eventuali carie e parodonto sano). Se i denti vicini risultano danneggiati, è indispensabile muoversi di conseguenza con l’ausilio di eventuali capsule.

    Il ponte non è, infine, esente da alcuni svantaggi.

    • Crea una sorta di dipendenza perchè la preparazione dei denti e il loro incapsulamento dovranno essere eseguiti anche nel caso di rifacimenti futuri.
    • La limatura dei denti è estremamente delicata e richiede un alto tasso di precisione da parte dell’odontoiatra.

    Quando scegliere l’impianto dentale?

    L’impianto dentale rappresenta la soluzione ottimale, ma devono sussistere (come precedentemente accennato) alcune condizioni:

    • struttura ossea adeguata dal punto di vista qualitativo e quantitativo;
    • assenza di controindicazioni nel rispetto delle condizioni di salute del paziente;
    • ottima igiene orale;
    • spazio sufficiente.

    Alla luce di quanto detto, si può asserire che i rischi dell’implantologia sono legati alla cosiddetta perimplantite (infiammazione a carico dei tessuti che circondano l’impianto) e alla necessità di doversi sottoporre a un piccolo intervento chirurgico volto all’inserimento della vita nell’osso.

    Conclusioni

    Impianto dentale e ponte sono due delle possibili soluzioni da adottare in presenza di edentulia. L’impianto è la soluzione giusta per te se:

    • i denti circostanti al dente mancante sono sani;
    • vi è sufficiente osso;
    • sei disposto a prenderti cura dell’apparato con una corretta igiene orale.

    Il ponte può essere, invece, la scelta d’elezione in caso di:

    • denti danneggiati, ricostruiti o devitalizzati nell’area circostante la zona edentula;
    • assenza di osso a sufficienza;
    • mancata volontà di sottoporsi a un intervento di implantologia dentale.

    Se anche tu sei affetto da edentulia, non esitare a contattare il tuo odontoiatra di fiducia. Sottoponiti a un’accurata visita di controllo e valuta, insieme allo specialista, la soluzione che meglio può risolvere il tuo problema.

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