Non serve che ti diciamo quanto sia importante avere denti sani e belli, non solo per un fattore puramente estetico ma per l’importante funzione che svolgono.
Arriva un momento nella vita dove è necessario intervenire con trattamenti più o meno invasivi, per restituire alla bocca bellezza e funzionalità ormai perdute. Gli interventi di rigenerazione ossea sono ormai all’ordine del giorno.
Si tratta di un’operazione chirurgica necessaria nel caso non possiedi la corretta quantità d’osso per poter riposizionare il dente in modo stabile e sicuro.
Cause della perdita ossea
Sono molte le cause che portano ad una riduzione ossea. Tra le più comuni ci sono le infiammazioni gengivali acute, dell’osso mascellare e mandibolare; sono le famose parodontiti.
La colpa è quasi sempre di una carente igiene orale e l’accumulo di placca batterica che nel tempo compie la sua azione erosiva su denti e gengive. Quando i danni sono ormai evidenti, non ti rimane che correre dal dentista.
Quando è necessaria la rigenerazione ossea
Le circostanze che richiedono una rigenerazione ossea sono molte. Se sei affetto da una grave forma di parodontite (la piorrea per capirci meglio) è molto probabile che per intervenire correttamente, sia necessaria una ricostruzione ossea.
Nel caso tu abbia preso la decisioni di installare un impianto dentale, per assicurare la perfetta stabilità sono alte le probabilità di un trapianto osseo. Altre possibilità sono: danni a seguito di un trauma, il rialzo del seno mascellare o la rimozione di una cisti.
Come avviene l’innesto osseo
L’operazione consiste in un trapianto osseo con due possibilità: innesto autologo o eterologo.
I termini sembrano complicati ma in realtà la spiegazione è molto semplice. Nel caso l’osso da trapiantare venga prelevato direttamente dalla mandibola (è la parte del corpo solitamente utilizzata), si parla di innesto osseo dentale autologo.
Capirai che trattandosi di cellule appartenenti al tuo organismo, non comporta particolari rischi di malattie o infezioni per rigetto.
Se invece l’osso viene prelevato da un donatore (normalmente si utilizza osso bovino), si parla di innesto eterologo. In questo caso l’osso verrà trattato per renderlo perfettamente compatibile.
Tempi di guarigione
I primi effetti incomincerai ad avvertirli ad alcune ore di distanza dall’intervento. Il gonfiore e il dolore sono naturali conseguenze per questa tipologia di operazione particolarmente invasiva.
Il gonfiore è un effetto assolutamente normale e sarà maggiore tanto più alto è il numero di innesti. Non ti devi allarmare se guardandoti allo specchio il giorno dopo, il tuo viso ti sembrerà quasi irriconoscibile.
Ti consigliamo di utilizzare degli impacchi freddi con del ghiaccio da applicare sulla zona interessata, in modo da facilitare la riduzione dello stato infiammatorio. Sarà necessario che trascorra almeno una settimana per la totale scomparsa del gonfiore.
Anche il dolore si potrebbe manifestare in maniera particolarmente acuta e prolungata. Mentre il gonfiore è una conseguenza certa, il dolore e la sua intensità sono fattori che variamo molto da soggetto a soggetto.
Se sei particolarmente fortunato potrai anche non avvertire alcun tipo di fastidio. In caso contrario è bene che ti rivolga al medico che ha effettuato l’intervento, per l’eventuale prescrizioni di un antidolorifico.
Per quanto riguarda i tempi di guarigione variano da persona a persona.
È difficile stabilire un termine esatto in quanto intervengono diversi fattori che ne modificano i tempi. La cosa certa è che trattandosi di un intervento chirurgico, non puoi pensare dopo un mese di essere già completamente guarito.
Devi sempre considerare che la gengiva è stata incisa e successivamente suturata, necessitando di un certo tempo per cicatrizzarsi completamente.
A questo va aggiunto l’innesto osseo che per stabilizzarsi quel tanto che basta per sorreggere il nuovo dente, ha bisogno di alcuni mesi.
Fondamentale sono le operazioni di pulizia post operatorie. Dovrai fare particolare attenzione nel lavarti i denti e durante i pasti, senza mai dimenticare che hai delle ferite suturate in bocca.
Normalmente passati 15 giorni potrai togliere i punti e dopo circa due mesi incominciare a mangiare cibi solidi.