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    Recessioni gengivali: innesto gengivale su impianto dentale

    Cos’è la recessione gengivale

    Quando normalmente si sente parlare di gengive ritirate in realtà è un gergo più semplice per indicare una recessione gengivale.

    Si tratta dell’arretramento o di uno spostamento della gengiva, dalla propria sede verso il margine apicale del dente. È un disturbo che provoca conseguenze sia a livello estetico che funzionale.

    Nel primo caso il dente risulta in parte scoperto e visibile nella zona della radice, con un effetto di allungamento particolarmente antiestetico. Quest’aspetto è comunque il meno importante, le conseguenze più gravi derivano da disturbi come ipersensibilità dentale e parodontiti che possono essere sia delle infiammazioni locale, che degenerare in gravi forme di piorrea.

    Innesti gengivali su impianti dentali

    Le gengive ritirate sono un fenomeno piuttosto comune e colpiscono moltissime persone a partire dai 40 anni di età.

    Normalmente i disturbi riguardano i denti ancora naturali del paziente, ma spesso il problema delle recessione gengivale interessa invece gli impianti dentali.

    In questi casi per risolvere il problema si può procedere ad innesti gengivali. Fa parte di una tipologia di intervento di chirurgia parodontale che vengono eseguiti con una certa frequenza.

    A chi rivolgersi

    Trattandosi di un intervento chirurgico è necessario rivolgersi a una clinica dentale con grande esperienza in impianti dentali.

    Questo non solo per avere garanzia di una perfetta riuscita dell’intervento, ma per ottenere una preliminare valutazione del proprio caso clinico.

    Infatti prima di procedere ad un intervento è fondamentale analizzare con scrupolo la situazione per decidere la miglior tecnica da utilizzare.

    Un innesto gengivale mal eseguito o con una tecnica non adatta, porta a risultati estetici e funzionali molto insoddisfacenti

    Ecco perchè la prima visita è essenziale; il medico potrà valutare in modo approfondito il quadro clinico, la struttura e la quantità dell’osso, la mucosa del palato nonché la morfologia del tessuto gengivale esistente.

    L’importanza della gengiva attorno all’impianto

    Una buona quantità di gengiva intorno all’impianto è una condizione essenziale per la durata nel tempo dell’impianto stesso.

    A questo va naturalmente aggiunto l’aspetto estetico, che è comunque molto importante.

    Gengive spesse e ben aderenti al dente permettono una maggior facilità nelle operazioni di pulizia, un riassorbimento minore attorno all’osso, minor rischio di trasparenza dell’impianto attraverso la gengiva e un miglior attacco gengiva/osso.

    Perché si decide di effettuare un innesto gengivale

    Come già anticipato uno dei motivi è la questione estetica, ma non è la motivazione principale e più importante. La ragione primaria è riacquistare una corretta funzionalità o prevenire problemi futuri come le così dette perimplantite.

    Si tratta di un processo infiammatorio che colpisce i tessuti attorno all’impianto, causando con il tempo una perdita del tessuto osseo di sostegno, con conseguente mobilità dell’impianto.

    Recenti studi hanno dimostrato come la percentuale di rischio per questa patologia aumenta sensibilmente nei soggetti che presentano gengive ritirate attorno agli impianti.

    È sempre necessario l’innesto gengivale?

    Abbiamo visto quanto sia importante avere una buona quantità di gengiva attorno al dente. La situazione ottimale è avere una gengiva spessa e aderente, con uno spessore di almeno 2 mm.

    In tutti i casi di gengiva sottile o completamente assente è necessario fare l’intervento. Se si sta eseguendo un impianto dentale, il medico provvederà già a riposizionare la gengiva in modo corretto, nel caso di impianto esistente invece si farà un intervento apposito di ricostruzione gengivale.

    L’intervento di innesto gengivale

    In caso di impianto l’innesto gengivale può avvenire:

    • prima dell’inserimento di un impianto;
    • dopo l’inserimento dell’impianto;
    • contemporaneamente con l’inserimento dell’impianto.

    Nell’ultimo caso, una tecnica normalmente usata prevede di prelevare una parte di tessuto connettivo dal palato e inserirlo tra impianto e gengiva; successivamente verrà bloccato con piccoli e sottili punti di sutura.

    Come abbiamo visto l’innesto gengivale è un intervento che viene abitualmente impiegato per ricostruire le gengive in caso di eccessivo ritiro.

    È comunque sempre meglio cercare di prevenire il fenomeno della recessione gengivale attraverso una costante e corretta igiene orale e con controlli periodici dal nostro dentista di fiducia.

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