Portare un bambino da un dentista è sempre un dramma ma, per fortuna anche in Italia è arrivata una tecnica utilizzata soprattutto in odontoiatria pediatrica che si è diffusa prima negli Stati Uniti e Canada e, che ha cambiato il modo di sedare i piccoli quando si siedono sulla quella temuta sedia. Si tratta della sedazione cosciente mediante il protossido di azoto, un gas assolutamente innocuo che si può respirare, non ha odore e colore e non provoca nessun tipo di allergia.
A cosa serve la sedazione cosciente mediante protossido di azoto nei bambini
Lo scopo di questa tecnica è quello di non traumatizzare il bambino e cercare di fargli vivere un’esperienza gradevole soprattutto emotivamente tranquilla con conseguente riduzione del dolore. Il più delle volte il bambino viene portato ad un leggero stato di euforia oppure viene colpito da una leggera sonnolenza. Per avviare questa pratica, si utilizza un macchinario chiamat sedation machine, che miscela i due gas in percentuale definita, ossigeno e protossido di azoto che andranno a creare la miscela giusta che poi il bambino inalerà tramite una mascherina profumata.
Lo scopo della sedazione mediante protossido di azoto
La sedazione permette al bambino di essere cosciente e vigile e di collaborare con il dentista durante le varie operazioni. Il bambino, grazie a questo tipo di sedazione durante la seduta assumerà uno stato di estrema calma che permetterà al dentista di portare al termine delle sue mansioni. L’effetto della miscela dura fino alla fine della seduta e il risultato finale sarà un bambino felice e stimolato a tornare di nuovo senza timore a sedersi su quella poltrona. La tecnica è molto utile anche per i bambini disabili e per quelli con patologie particolari. La sedazione cosciente con protossido azoto è utile anche nei casi il bambino deve sottoporsi a quelle sedute in cui deve stare troppo tempo con la bocca aperta che potrebbe causare un riflesso di vomito. Con questa tecnica, il bambino riduce di molto i rischio di reflusso e affronta questa seduta con più serenità.
I vantaggi della sedazione con protossido di azoto
Sin dall’inizio però questa tipo di sedazione ha sempre diviso le opinioni ma, per fortuna da quando la tecnica è stata messa in atto e si parla ormai di decenni, non sono mai successi incidenti, anzi numerosi sono i vantaggi come, la rapidità di induzione e l’immediato recupero funzionale non appena il trattamento termina, inoltre, non si sono mai riscontrati casi di allergie perché il protossido di azoto non viene metabolizzato ma eliminato con la respirazione.
Controindicazioni e piccoli accorgimenti da seguire
Come per ogni tecnica, anche per queste ci sono delle piccole controindicazioni e regole da seguire. Un paziente bambino con un otite o un raffreddore non potrà sottoporsi a questo tipo di sedazione quindi sarà dovere del genitore avvisare il dottore prima della seduta. Altra controindicazione da non sottovalutare è quella dell’assunzione dei farmaci. Se il bambino ne sta assumendo, bisogna avvisare subito il dottore perché potrebbero cambiare gli effetti della sedazione. E’ molto importante comunicare al dottore l’età del bambino perché, sotto i 4 anni la sedazione con protossido non funziona in quanto il bambino a quest’età non riuscirà mai ad inalare la miscela.
Il diritto del bambino a sottoporsi alla sedazione mediante protossido di azoto
Questa tecnica è nata negli anni settanta e sin dall’inizio il suo ideatore Henry Langa, l’ha sempre considerata come un diritto del bambino al fine di poter instaurare un rapporto di fiducia con il proprio dentista. Per il bambino è molto importante che lo stato d’animo sia controllato perché se così non fosse, diventerebbe un adulto che non si avvicinerebbe mai più ad uno studio dentistico e questo purtroppo comporterebbe gravi danni alla sua salute.
Il dovere dei dentisti a proporre la sedazione mediante protossido di azoto
Se il bambino ha il diritto di non traumatizzarsi durante una seduta odontoiatrica, tutti i dottori hanno il dovere di ridurre o eliminare del tutto dolore, paura ed ansia ai piccoli pazienti ed è per questo che per fortuna questa tecnica è diventata anche fonte di studio e di formazione in alcune università italiane. Sempre più numerosi sono gli studi dentistici che ormai ne fanno uso e le statistiche parlano chiaro, i bambini che vanno dal dentista sono sempre in netto aumento e questo è un dato che rincuora tutti, con la speranza che diventi al più presto una certezza in tutti gli studi dentistici