Mantenere l’igiene orale è da sempre un’operazione molto importante per l’uomo. Attraverso l’igiene orale, infatti, l’individuo riesce a salvaguardare i propri denti, e far sì che essi restino solidi e resistenti a lungo. Tuttavia, salvaguardare la salute dei propri denti attraverso corrette abitudini di igiene orale non ha solo un obiettivo funzionale, legato a garantire il completo funzionamento dei denti, ma anche estetico: un sorriso smagliante e curato attira certamente opinioni positive sulla persona.
Purtroppo, come in molti ambiti, anche in quello dentistico vi sono alcuni luoghi comuni e miti da sfatare, i quali non hanno alcun fondamento scientifico. Ecco dunque una raccolta di tutte le principali fandonie che vengono raccontate in merito all’igiene orale.
Lo smalto dei denti resiste a tutto, in quanto capace di rigenerarsi
Quest’affermazione in cui credono moltissime persone è certamente la prima da dover sfatare. Al contrario di quanto si pensi, lo smalto dei denti non resiste a tutte le condizioni ambientali, pur essendo un materiale caratterizzato da una durezza elevata.
Lo smalto dei denti è un materiale composto quasi totalmente da calcio, che ha un aspetto traslucido e che ricopre i denti per uno spessore considerevole. Proprio l’elevata concentrazione di calcio rende questo materiale molto resistente, ma vi sono alcune azioni, nonché certe sostanze, che possono compromettere la qualità e la quantità dello smalto che ricopre i denti.
Innanzitutto, l’assunzione frequente di alimenti molto acidi rappresenta un serio pericolo per lo smalto. Tra le sostanze imputate di danneggiare lo smalto dentale vi sono il succo di limone o di altri agrumi, nonché alcuni frutti. L’elevata acidità di queste sostanze attacca i denti e “graffia” gradualmente gli strati superficiali di smalto.
Anche gli zuccheri e prodotti cristallini, come il bicarbonato, hanno un’azione corrosiva: il loro utilizzo andrebbe dunque limitato per salvaguardare i denti. Infine, lo smalto dei denti non si rigenera in automatico: è necessario l’intervento di un dentista per garantire il recupero dello smalto, attraverso delle tecniche specifiche.
I denti non vanno lavati spesso
Lavare i denti è un’attività fondamentale, che evita l’accumulo di sostanze che possono cristallizzare, formando tartaro, e che possono fungere da nutrimento di batteri, causa della carie dentale, che può compromettere i denti.
Quindi, è scorretto dire che i denti vanno lavati soltanto la mattina e la sera. Se questo consiglio venisse applicato, infatti, durante i frequenti pasti della giornata si garantirebbe ai microrganismi il tempo necessario per proliferare liberamente e per invadere i denti.
La soluzione più corretta, quindi, è quella di lavare i denti dopo ogni pasto, anche se si tratta di un semplice spuntino.
Tuttavia, proprio in questo ambito si cade in un altro luogo comune completamente errato: secondo alcuni, infatti, i denti vanno lavati immediatamente dopo il pasto. Nei minuti immediatamente successivi al pasto, infatti, il dente è piuttosto sensibile in quanto è stato sottoposto a uno stress, per cui il lavaggio con uno spazzolino causerebbe un’abrasione ulteriore che aumenterebbe le probabilità di allontanare irreversibilmente lo smalto dai denti. Secondo gli esperti, dunque, è consigliabile attendere almeno 30 minuti prima di lavare i denti in seguito a un pasto.
Denti opachi o tendenti al giallo sono sinonimo di sporco
In questo luogo comune rientrano fortemente i canoni di bellezza moderni. Secondo l’opinione pubblica, la cui opinione in merito alla bellezza è guidata dagli idoli proposti nel mondo, i denti candidi sono sinonimo di bellezza e pulizia, mentre quelli gialli vengono associati alla trascuratezza e a una scarsa igiene orale.
In realtà, entro certi limiti, non c’è connessione tra candore dei denti e pulizia. Come già detto, infatti, lo strato superficiale dei denti (lo smalto) è traslucido, e lascia intravedere la parte sottostante, che è formata dalla dentina. E proprio la dentina, uno dei tessuti duri del dente, è la responsabile della colorazione. Il colore della dentina varia tra gli individui, e può assumere tonalità che passano dal grigio al giallo paglierino.
Tendenzialmente, i popoli nordici hanno un colore che tende al bianco, mentre i mediterranei al giallo. In tutti i casi, non si tratta di un indice di pulizia dei denti. Tuttavia, in precedenza è stato evidenziato che ciò è vero “entro certi limiti”. La spiegazione di tale affermazione sta nel fatto che alcune abitudini come il fumo o l’assunzione di caffè possono determinare delle macchie dei denti, poste sulla superficie dello smalto, le quali invece possono essere correlate a una scarsa igiene orale.
L’apparecchio per i denti può essere usato solo da bambini
L’apparecchio per i denti è uno strumento che si rivela particolarmente utile per correggere disallineamenti e altri problemi, i quali possono influenzare in maniera evidente anche la postura.
Proprio per questo motivo, non si tratta affatto di uno strumento utile solo durante l’adolescenza o l’infanzia: un disallineamento può sopraggiungere in qualsiasi momento, ed è importante che il paziente si rechi dal dentista per risolvere il problema, a qualunque età.
Oltretutto, le recenti tecnologie hanno messo a disposizione dei diversi individui numerose soluzioni di apparecchi per adulti che garantiscono i medesimi risultati dei sistemi tradizionali ma il minimo impatto sull’aspetto estetico, garantendo un disagio sociale minimo o nullo.