Lo sbiancamento dentale è uno dei trattamenti di estetica dentale maggiormente richiesti, ma come funziona e quali sono le fasi di un trattamento di sbiancamento professionale effettuato dal dentista? Stile di vita e alimentazione possono alterare notevolmente il colore naturale dei denti e rivolgersi a un dentista è la soluzione migliore per uno sbiancamento professionale e duraturo.
Andiamo ora a scoprire che come funziona lo sbiancamento dentale effettuato dal dentista, le differenze con uno sbiancamento fatto in casa e se vi sono controindicazioni ed effetti collaterali.
Per lo sbiancamento dei denti professionale effettuato in uno studio dentistico rivolgiti all’esperienza del Centro Odontobi.
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Sbiancamento dentale professionale o a casa
Lo sbiancamento dentale, meccanico o chimico, può essere effettuato in casa o in uno studio odontoiatrico, e si tratterà in questo caso di trattamento professionale. Per effettuare lo sbiancamento dentale a casa è possibile acquistare i prodotti appositi come gel e mascherine sbiancanti, mentre nel secondo caso lo sbiancamento verrà effettuato all’interno di uno studio odontoiatrico.
Lo sbiancamento dei denti di tipo professionale viene anche chiamato bleaching e viene effettuato dall’odontoiatra o dall’igienista dentale. Quella dello sbiancamento dentale professionale è la soluzione più efficace, sia in termini di risultati che di durata, con un sorriso più bianco, più a lungo.
Come funziona lo sbiancamento dal dentista
Se si decide di effettuare un trattamento di sbiancamento dentale professionale dal dentista ci sono una serie di fasi e step da seguire, che permettono di ottenere il miglior risultato per il estetico per i propri denti.
Come funziona lo sbiancamento dentale? Ecco le principali fasi
Air Polishing: pulizia e detartasi
La prima fase per lo sbiancamento dei denti è la detartrasi, un’accurata igiene orale volta alla rimozione di tracce di tartaro, placca e possibili pigmentazioni esterne. I denti vengono puliti grazie all’air polishing, con un getto di aria, acqua e bicarbonato di sodio.
Bleaching: sbiancamento con led e agenti sbiancanti
Il bleaching è lo sbiancamento dentale vero e proprio, fase cruciale del trattamento estetico che utilizza agenti chimici ad azione sbiancante (gel di perossido di idrogeno al 38% o gel a base di perossido di carbammide al 45%) e lampade a led o laser che permettono di attivare e far funzionare gli agenti sbiancanti rendendo lo sbiancamento efficace. Gli agenti sbiancanti più utilizzati sono il perossido di idrogeno, un gel che si applica sulla superficie dentale, e il perossido di carbammide, utilizzato nelle mascherine sbiancanti.
Per funzionare e rendere efficace lo sbiancamento dei denti gli agenti sbiancanti devono essere attivati da una luce led o laser. Una volta che vengono colpiti dalla sorgente luminosa gli agenti sbiancanti rilasciano radicali liberi che penetrano, dunque, nei denti dove innescano reazioni di ossidoriduzione che conducono alla frammentazione delle molecole delle macchie in particelle più piccole facilmente eliminabili.
Come funziona lo sbiancamento per i denti devitalizzati
Lo sbiancamento professionale dei denti può essere eseguito, come precedentemente accennato, su denti vitali e devitali; in quest’ultimo caso le operazioni sono, però, leggermente più complesse e lunghe. Il perossido d’idrogeno al 35% viene inserito direttamente nei denti oggetto del trattamento e l’odontoiatra esegue un’otturazione provvisoria. Dopo alcuni giorni sarà necessario tornare dal dentista per sottoporsi a nuovi accertamenti: lo specialista valuta, in tale sede, il grado di sbiancamento ottenuto e può effettuare, se necessario, un secondo trattamento.
Controindicazioni ed effetti indesiderati dello sbiancamento dei denti
Lo sbiancamento professionale dei denti è un trattamento odontoiatrico non esente da controindicazioni e effetti indesiderati, comunque transitori e non gravi. Nei giorni immediatamente successivi all’intervento si possono accusare lievi irritazioni gengivali e una maggiore sensibilità termica. Queste manifestazioni sono comunque contenute grazie all’uso, in fase di sbiancamento, di presidi dedicati per la protezione di gengive, lingua e labbra. Possono, infine, manifestarsi leggere gengiviti, ma le stesse regrediscono spontaneamente nell’arco di 24-48 ore.
Lo sbiancamento professionale dei denti è, infine, controindicato in soggetti di età inferiore a 14 anni e donne in stato interessante o in corso di allattamento. Non possono, inoltre, sottoporsi al trattamento persone allergiche all’agente sbiancante e soggetti affetti da patologie croniche.
Prima di effettuare lo sbiancamento, ricorda di prenotare una visita di controllo dal tuo odontoiatra di fiducia al fine di escludere l’eventuale presenza di carie, tartaro e gengiviti.