L’estrazione o la perdita di un dente sono alcune delle principali cause che comportano un cattivo funzionamento della masticazione che può sfociare in disturbi del tratto digestivo. A ciò si aggiunga anche un importante fattore estetico poiché la mancanza di denti provoca anche un disagio per l’impossibilità a eseguire un’operazione naturale come quella di sorridere. Un recente studio ha anche evidenziato come quasi il 70% della popolazione presenti un deficit della propria dentatura.
Alla luce di tutte queste considerazioni, ti chiederai quindi se sia possibile eseguire un impianto a carico immediato post estrattivo, subito dopo l’estrazione di un dente. La risposta è affermativa e di seguito ti forniremo tutte le indicazioni utili allo scopo.
Quando e come rivolgersi all’impianto post estrattivo
Fino a qualche anno fa, la tecnica di installazione di un impianto dentale, ossia di un dispositivo protesico fisso, prevedeva preliminarmente l’estrazione del dente ormai compromesso e la necessità di attendere un periodo di almeno 2-3 mesi per fare in modo che il tessuto osseo sottostante il dente asportato potesse rigenerarsi. Ciò ovviamente comportava tempi abbastanza lunghi per il paziente per poter disporre nuovamente del dente. Negli ultimi 20 anni, però, la tecnica chirurgica si è evoluta e in una percentuale altissima di casi si sono avute degli eccellenti risultati procedendo contemporaneamente all’estrazione del dente e all’applicazione dell’impianto.
Affinché si possa procedere con questa nuova tecnica devo ricorrere alcune condizioni:
- Parodontite in stato avanzato
- Estrazione di un dente in modo traumatico
- Riassorbimento esterno ed interno dei denti
- Precedente tentativo fallito di trattamento del canale radicolare
Perché procedere all’impianto immediato
La tecnica di implantologia a carico immediato è abbastanza semplice e consiste preliminarmente nell’estrazione del dente malato e nell’installare immediatamente nella ferita d’estrazione di un impianto, di una particolare forma e dimensione, in modo da permettere di avere subito a disposizione una protesi fissa. Il paziente in questo modo vede ridursi in maniera drastica i tempi di attesa tra l’estrazione e l’applicazione dell’impianto e recuperare così in tempo reale la funzione masticatoria e anche un indubbio miglioramento estetico. A questo poi bisogna aggiungere il vantaggio di effettuare le due operazioni in unico intervento chirurgico.
Come si svolge l’intervento di estrazione e impianto
Come abbiamo anticipato in precedenza, la tecnica di intervento è abbastanza semplice e nella normalità dei casi prevede il doppio intervento nello stesso giorno. Solo nei casi che si rivelano complicati, si preferisce procedere alla seconda operazione dopo un paio di settimane. Affinché il chirurgo possa eseguire questa tecnica è necessario che il tessuto sottostante l’estrazione del dente non presenti stati infiammatori di particolare gravità, che lo spessore osseo dove eseguire l’impianto sia di spessore adeguato e che anche le gengive non siano infiammate e abbiano sufficiente spessore. Quando ricorrono queste condizioni, le percentuali di successo dell’intervento sono altissime garantendo un elevato livello di riabilitazione estetica e funzionale. Gli impianti che vengono applicati dopo l’estrazione dentale sono realizzati con uno speciale materiale inerte e ipoallergenico, capace di garantire una perfetta integrazione con il tessuto osseo e una perfetta stabilità dell’impianto fin dagli attimi immediatamente successivi l’intervento.
Vantaggi dell’impianto post estrattivo
Il primo e più importante vantaggio che si ottiene utilizzando questa tecnica di intervento che prevede l’inserimento dell’impianto direttamente nell’alveolo del dente estratto è quello di preservare l’armonia e l’integrità dei tessuti preesistenti. In particolarmente le gengive non risultano particolarmente sollecitate e in più applicando del tessuto osseo artificiale tra l’alveolo e l’impianto si riesce a limitare l’assorbimento dell’alveolo stesso. Ulteriore vantaggio è quello di di evitare la contrazione delle pareti gengivali in seguito alla perdita del tessuto sottostante. Il trauma e l’edema post operatorio si riducono sensibilmente permettendo anche tempi più rapidi di riabilitazione, evitando anche i lunghi periodi di attesa dovuti alla necessità di rigenerare il tessuto osseo sottostante l’alveolo estrattivo.
Possiamo quindi concludere che nel campo dell’implantologia dentale, gli impianti a carico dentale immediato post estrazione rappresentano la soluzione più efficace sia dal punto di vista funzionale che da quello estetico.
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