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    Impianti dentali e diabete: tutto quello che c’è da sapere

    impianti dentali e diabete

    Fino a poco tempo fa impianti dentali e diabete non avrebbero mai potuto coesistere nella storia clinica di un paziente, infatti l’impianto dentale era una soluzione sconsigliata a chi soffriva di diabete. 

    Oggi la scienza dentale ha compiuto notevoli passi avanti permettendo con qualche accorgimento anche a chi soffre di tale patologia l’accesso a questo tipo di cure. 

    Questa possibilità è di grande rilievo, in quanto il numero di pazienti che in passato avrebbero voluto effettuare un impianto dentale, ma a causa del diabete hanno dovuto optare per altra soluzione, è molto elevato.

    Impianti dentali: quando scegliere questa soluzione?

    L’impianto dentale è un dispositivo che consente a chiunque, ne abbia necessità e giuste condizioni cliniche, di tornare ad avere un sorriso bello e sano. 

    Ancorato tramite viti, l’impianto consente di avere un sistema dentale fisso che non necessita di essere rimosso come invece accade per le protesi. 

    Solitamente si consiglia il ricorso all’implantologia quando si è in presenza di una mancanza considerevole di denti e quindi anche la soluzione protesi risulterebbe impossibile in quanto non vi sarebbero sufficienti punti di ancoraggio. 

    Al contrario delle protesi, l’impianto consiste in una vite applicata nella mandibola che consente l’ancoraggio fisso dell’intero impianto. Le viti sono progettate in titanio per consentire la massima biocompatibilità e non incorrere in sgradevoli problemi nel post-intervento. 

    I vantaggi dell’impianto sono molteplici dalla stabilità e sicurezza alla manutenzione più rara rispetto a quella che richiederebbe una normale protesi. 

    È ovvio che un impianto a differenza di una protesi è un vero e proprio intervento e in quanto tale deve essere consigliato solo se il quadro clinico del paziente risulta essere chiaro e compatibile con tale operazione. 

    Nel caso specifico di pazienti affetti da diabete è bene premettere che tale patologia espone il paziente ad un inevitabile maggiore rischio di complicanze infettive dentali e perciò è necessaria in questi casi una maggiore attenzione da parte del professionista che segue il caso.

    Vediamo nel dettaglio quando è consigliabile un impianto dentale per un diabetico e quali accorgimenti seguire per garantire la buona riuscita dell’impianto.

    Quali sono i rischi?

    Per chi soffre di diabete il ricorso all’implantologia è precluso dai lunghi tempi di guarigione delle ferite, che notoriamente il diabete comporta. 

    Il diabete infatti ha come principale effetto collaterale un lungo e complicato processo di guarigione delle ferite e quindi una maggiore possibilità di contrarre infezioni

    Gli sbalzi pressori e l’aumento di zuccheri nel sangue sono sintomi che possono facilitare la comparsa di infezioni a carico delle zone interessate dall’impianto dentale, inoltre proprio a causa di un innalzamento dei livelli glicemici è possibile che si verifichi un rallentamento della coagulazione del sangue e quindi possibile emorragia.

    Protocollo da seguire

    La possibilità anche per i pazienti diabetici di ricorrere all’implantologia è concessa a patto che si seguano rigidi protocolli di sicurezza e igiene

    Imprescindibile in tal senso risulta essere il controllo scrupoloso eseguito dallo specialista che controllerà e monitorerà i livelli glicemici del sangue nel periodo che precede l’impianto. 

    È consigliabile inoltre il ricorso ad una terapia antibiotica che consenta la prevenzione di eventuali infezioni derivanti dall’impianto o la cura di quelle già in essere. 

    Analizzando gli indici glicemici e il loro andamento durante la giornata potrebbe essere utile individuare il momento migliore per l’intervento, al fine di scongiurare qualsiasi tipo di complicazioni post-intervento. 

    Seguendo questi pochi ma essenziali step di prevenzione e controllo il diabete non sarà più un ostacolo per coloro che desiderano ricorrere ad un impianto dentale.

    Precauzioni da adottare

    Chi soffre di diabete ed intende affrontare un intervento di implantologia dentale dovrà essere a conoscenza del fatto che l’insuccesso dell’impianto nel caso specifico solitamente è dovuto al mancato esame degli indici metabolici, prima fra tutti la glicemia, e quindi ad un quadro clinico falsato. 

    Infatti nei casi in cui la patologia diabetica non venga correttamente e accuratamente monitorata con cure mediche e una sana alimentazione, costringendo il paziente ad un ricorso costante all’insulina, si parla di diabete scompensato, molto pericoloso in caso di impianti dentali. 

    Infatti l’impossibilità di monitorare l’andamento dei marcatori e la variabilità dell’andamento glicemico del paziente non permette la prevenzione di eventuali infezioni e quindi la possibilità che esse possano insorgere all’improvviso e prevedere tempi di guarigione molto lunghi e deleteri per la risoluzione dell’impianto. 

    Quindi una delle precauzioni necessarie è senza dubbio una cura attenta del diabete e il suo monitoraggio costante, inoltre è bene tenere presente che è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti del settore e non farsi ingannare da impianti low-cost o soluzioni troppo veloci per essere sicure. 

    Inoltre è fondamentale l’utilizzo di materiali di ottima qualità e anallergici, infatti l’impianto dentale è pur sempre un intervento invasivo che va a influenzare la salute dei denti e della bocca.

    Cosa fare dopo l’impianto?

    Dopo l’applicazione degli impianti dentali sarà necessario seguire tutta la normale procedura di pulizia dentale che dovrebbe caratterizzare ciascuno. 

    Per salvaguardare il nostro “nuovo” sorriso è preferibile evitare il fumo, gli alcolici e bevande gassate che possono rovinare lo smalto dell’impianto.

    È consigliabile preferire una dieta sana ed equilibrata, via libera a frutta e verdura ma eliminiamo dalla nostra tavola cibi troppo ricchi di grassi o acidi. Intensificare le visite di controllo e di pulizia dentale, fissare in tal senso una seduta di igiene orale almeno due volte l’anno. 

    Curare meticolosamente la pulizia giornaliera, preferendo lo spazzolino elettrico e intensificando il più possibile il lavaggio dei denti al fine di evitare in ogni modo l’insorgere di carie o placca all’interno della cavità orale. 

    Utilizzare sempre dentifrici delicati e indicati per la specifica condizione in cui si trova il nostro sorriso, se si notano sanguinamenti gengivali o se si avverte dolore è bene ricorrere immediatamente allo specialista per una visita di controllo.

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