Solitamente, il colore delle gengive tende ad essere rosa, se queste sono in un buono stato di salute; tuttavia, è possibile che assumano un colore differente, qualora vi siano problemi di varia natura.
Ad esempio, gengive di colore rosso potrebbero essere un indice di scarsa igiene orale, motivo per cui questa circostanza dovrebbe essere una prima avvisaglia di problemi per quanto riguarda il tessuto che ricopre il processo alveolare e circonda i denti.
Talvolta, il colore delle gengive potrebbe tendere al bianco: questo potrebbe indicare una condizione di salute della cavità orale peggiore rispetto a quelle citate finora, che verranno citati nel corso di questo articolo.
Fra le possibili cause di questo fenomeno, potremmo citare una scarsa igiene orale, che potrebbe portare alla formazione di placche o fistole gengivali legate ad ascessi.
Infine, per qualsiasi patologia a livello gengivale, è opportuno citare qui una possibilità valida per ogni altro paragrafo di questo breve articolo: un trauma a livello della cavità orale, di varia natura, come potrebbe essere ad esempio uno scontro durante una partita di calcetto, se non curato adeguatamente potrebbe causare infiammazioni, infezioni o problemi di altra natura; per questo motivo, è vivamente consigliato di rivolgersi immediatamente al proprio medico curante laddove vi siano state situazioni di questo genere, per verificare l’entità del danno e correre ai ripari, piuttosto che rischiare problemi decisamente più gravi, dunque più fastidiosi e difficili da curare.
Cosa sono le gengive ritirate
Un altro problema spesso causa di grande preoccupazione sono le gengive ritirate, che per un malinteso comune vengono considerate come un normale segno di invecchiamento negli adulti umani; ciò non è assolutamente vero, e per questo motivo bisogna tenere assolutamente tenere in conto un fenomeno come questo, e rivolgersi al proprio medico curante, laddove si abbia il timore che qualcosa di più grave possa annidarsi dietro questo fastidio delle gengive.
La recessione delle gengive è una condizione progressiva in cui il tessuto molle si ritira dai denti; quando si verifica questo fenomeno, i denti possono apparire notevolmente più lunghi e si formano le cosiddette tasche intorno ai denti. Le tasche che si formano intorno ai denti sono il luogo ideale per la proliferazione di batteri che causano malattie gengivali. Si può anche notare una tacca vicino alla parte superiore del dente, rilevabile al tatto se si fa scorrere il dito lungo il dente.
Cause e possibili patologie legate a questi fenomeni
Fra le possibili cause di disturbi della cavità orale come le gengive bianche e le gengive ritirate possiamo individuare traumi fisici della cavità orale non trattati adeguatamente, come specificato all’inizio di questo articolo.
Inoltre, anche una scarsa igiene orale potrebbe essere causa dei disturbi trattati nel corso di questo articolo; potremmo considerare questa come la causa principale, in quanto viene spesso tenuta poco in considerazione ed origina il terreno fertile per batteri e virus, responsabili di patologie di varia natura.
Le patologie legate a questi fenomeni potrebbero essere afte oppure di malattie infiammatorie con un lungo periodo di decorrenza, come la leucoplachia, derivante da condizioni come l’abuso di alcool, irritazioni di varia natura o infezioni, di tipo virale o batterico.
Allergia a prodotti per applicazioni ortodontiche, o una classica gengivite potrebbe essere causa di questi fastidi della cavità orale, oltre all’anemia ed alla bulimia. In casi estremamente rari, le gengive bianche e le gengive ritirare potrebbero essere un indicatore per una patologia particolarmente grave, quale il cancro della bocca, motivo per cui risulta essenziale consultare un medico per una corretta diagnosi, al fine di prevenire problemi ben più gravi.
La parodontite come causa e sintomo
L’infezione nota come piorrea può essere causata dalle gengive ritirate che espongono il parodonto all’attacco dei batteri. Tra le sue conseguenze c’è proprio il ritiro dei tessuti molli che attaccati dai batteri, tendono a morire e scomparire.
Tutto questo fa della regressione gengivale un importante campanello dall’allarme considerando la gravità dell’infezione che porta in casi gravi a conseguenze terribili. Tra queste la caduta dei denti e la regressione dell’osso con impossibilità di eseguire impianti e quindi vincolando il paziente alla dentiera. In caso di sospetto di parodontite è bene rivolgersi subito al dentista per non lasciare spazio a dubbi su questo grave disturbo che può essere scambiato per una semplice gengivite.
Sintomi tipici delle gengive bianche e delle gengive ritirate
Molte persone afflitte dalle gengive bianche e dalle gengive ritirate possono percepire sintomi quali infiammazione, arrossamento, dolore (di varia intensità), sanguinamento, pus nella zona gengivale.
Con l’avanzare della malattia, i denti potrebbero essere soggetti ad ingiallimento e caduta. Tutti i soggetti che soffrono di malattie croniche come diabete, l’HIV e l’AIDS e malattie di natura infiammatoria presentano un maggior rischio di sviluppare malattie capaci finanche di erodere il tessuto delle gengive.
Possibili rimedi per le gengive bianche e ritirate
Innanzitutto, prevenire è decisamente meglio che curare: per questo motivo è vivamente consigliata un’igiene orale accurata e duratura nel tempo.
L’igiene orale giornaliera è alla base delle della prevenzione legata alle gengive bianche e ritirate. Inoltre, laddove si presentino i sintomi descritti poc’anzi, l’idea migliore è prenotare una visita dal proprio dentista e stabilire con lui una serie di trattamenti, appuntamenti e terapie, sempre tenendo conto di eventuali allergie che potrebbero compromettere la salute ed il benessere della propria cavità orale, al fine di evitare il rischio di incorrere in patologie di alcun genere, indipendentemente dalla gravità.
Nel caso in cui sia soffra di patologie quali quelle citate in precedenza, è opportuno consultare il proprio medico curante per curare nel minor tempo possibile, al fine di curare rapidamente la patologia interessata.