Le faccette dentali stanno ottenendo sempre maggior successo ed il loro utilizzo è in continua crescita. Le ragioni sono abbastanza semplici, l’applicazione di faccette dentali è una procedura risolutiva, in toto, quando non si è soddisfatti della gradevolezza estetica del proprio sorriso o quando il colore dei nostri denti non tenta per nulla al bianco ma ad antiestetiche sfumature di giallo.
Tuttavia, si tratta di una pratica ancora non molto conosciuta, rispetto alle sue reali potenzialità, anche perché può risultare un’alternativa assolutamente valida rispetto alle protesi dentali ed agli interventi di implantologia. Il vero punto di forza risiede nella sua semplicità realizzativa, ma soprattutto nella qualità dei risultati senza dover pagare nessuno scotto in termini di fastidi e dolore. Insomma denti bianchi senza tempi di degenza lunghi e senza stress. Non indifferente è, inoltre, il risparmio in termini di costi, inferiori di quasi due volte rispetto a impianti e protesi dentali.
Cos’è una faccetta dentale e a cosa serve
La faccetta dentale consiste in un vero e proprio involucro, che in qualche modo avvolge il dente. Ha i bordi leggermente ricurvi, che ricordano la forma delle tegole, in modo che questi combacino perfettamente con la parte esterna dei denti.
Sono quindi placche, della colorazione più naturale possibile, cementate direttamente sulla superficie della dentatura del paziente. Utilizzano gli stessi principi dell’apposizione delle unghia finte su quelle naturali. Non dobbiamo però confondere le faccette dentali con le corone dentali. Queste ultime, avvolgono interamente il dente e sono, probabilmente, più conosciute come capsule.
Rappresentano, però, una procedura molto aggressiva, che prevedono un lavoro preliminare di limatura del dente, che deve essere, per l’appunto, incapsulato.
L’implicazione diretta è che il dente ne risulterà pregiudicato, senza la possibilità di ritornare allo stato precedente. La faccetta, invece, si applica, fisicamente, sul dente ricoprendone la parte anteriore, in modo da oscurare e nascondere ogni difetto.
Con un solo strumento, quindi, possiamo risolvere svariati problemi:
- ingiallimento causato dalla cattiva igiene o dal fumo: i denti possono, a volte, tendere ad una colorazione vicina al giallo. I fattori sono diversi. In primo luogo, congeniti, nel senso che il colore dei tuoi denti può tendere naturalmente ad una colorazione non propriamente bianca e candida. Secondariamente, il difetto può dipendere dallo stile di vita, come l’uso di tabacco, il consumo eccessivo di caffè oppure essersi sottoposti, durante l’infanzia, a trattamenti farmacologici di rilievo, si fa riferimento, in particolare ad un uso imponente di antibiotici. In queste situazioni, non sempre gli interventi di sbiancamento canonici possono essere sufficienti o, ancora, possono portare a risultati insufficienti o non soddisfacenti ed, allora, l’applicazione delle faccette dentali diviene l’unica vera ed efficace soluzione. Si aggiunga che in certi casi, al difetto di colorazione, può accompagnarsi la formazione di vere e proprie macchie ancora più scure
- difetti di forma, denti spizzicati o lesionati: le faccette dentali possono rendere la dentatura più armoniosa ed esteticamente gradevole anche di fronte a difetti di forme. Nello specifico nei casi in cui i denti risultino di lunghezza diversa fra loro o troppo corti
- problemi di allineamento: le faccette dentali, se applicate a regola d’arte, possono ovviare anche a problematiche di allineamento, evitando la necessità di apparecchi ortodontici, costosi e dai risultati lenti nel tempo. Le faccette possono anche eliminare lo spazio tra i denti, quando eccessivo ed antiestetico.
Riguardo alla composizione la faccetta è, generalmente, composta in toto da ceramica. In certi casi, più rari, in materiale composito: si tratta di resine e porcellana polverizzata, impastate per creare la faccetta.
Applicazione e difetti
La procedura di applicazione non è particolarmente complessa. La prima visita sarà dedicata alla spiegazione al dentista del tuo problema e dei risultati sperati. Contestualmente, o in una visita successiva, si potrà procedere al calco, che servirà per creare il modello delle faccette dentali.
Creato il modello, il dentista potrà lavorare al meglio ed avere un’idea più fedele del risultato finale. Lo stesso discorso vale per il paziente, che potrà avere un’idea concreta del lavoro finito.
Terminate queste fasi, il laboratorio può creare le faccette dentali definitive. In ultimo, dovrà effettuarsi l’applicazione vera e propria. Il primo momento consiste nella preparazione dei denti. In certi casi dovranno essere limati, per adeguarne e parificarne la lunghezza. Sempre, verranno privarti dello smalto e letteralmente grattati, in modo da far aderire perfettamente la colla. La posa della faccette sui denti è un lavoro abbastanza lungo, della durata di qualche ora.
L’intervento, pur non essendo invasivo o doloroso, viene effettuato in anestesia locale, per evitare fastidi al paziente e movimenti involontari. Infatti, la colla ha una presa molto rapida e l’odontoiatra dovrà lavorare con molta precisione.
Non esistono grandi difetti delle faccette in composito. Molto raramente, possono fratturarsi o rompersi. Qualora succeda quest’evenienza, la faccetta in ceramica andrà rimossa e sostituita, mentre quella in composito potrà essere riparata senza essere staccata.
Faccette dentali e materiali impiegati
Il mercato propone diverse tipologie di faccette dentali; alcune sono realizzate in composito (materiale impiegato nelle otturazioni), mentre altre sono in ceramica o disilicato di litio. Le prime costano relativamente poco, ma perdono brillantezza e luminosità nel tempo. Ceramica e disilicato di litio garantiscono, invece, risultati più duraturi.
Il disilicato di litio vanta, in modo particolare, ottime proprietà meccaniche e importante resistenza alla frattura e il suo utilizzo è riservato a situazioni poco ideali dal punto di vista biomeccanico (pazienti portatori di bite, marcata usura dei margini incisali).
La ceramica appare essere, allo stato dell’arte, il materiale d’elezione: vanta una resistenza ottimale e permette di correggere difetti di forma e di volume, discromie dovute all’assunzione di caffè e anomalie a carico dello smalto.
Queste semplici regole, unitamente a competenza del dentista e uso di materiali di prima qualità, ti possono regalare un sorriso splendente per circa 10 anni.
Quanto dura una faccetta dentale
Chiaramente dipende molto da chi ha applicato la faccetta dentale, la sua professionalità e anche che tipo di prodotti ha utilizzato.
In media comunque la durata è di 10 anni ma è fondamentale anche che ti occupi personalmente della manutenzione.
Niente di difficile ed impossibile, non preoccuparti sono soltanto piccoli accorgimenti: intanto ti consigliamo di evitare di masticare oggetti troppo duri come penne, matite, unghie o alcuni alimenti.
Anche smettere di fumare e di consumare cibi troppo acidi possono aiutare a mantenere più a lungo la faccetta dentale.
Ovviamente effettuare una pulizia dei denti giornaliera molto approfondita per evitare accumuli di placca. Si tratta di un piccolo investimento e anche per questo bisogna prendersene cura nel modo giusto.
Rottura e distacco delle faccette dentali
Una corretta cementazione e l’impiego di materiali adesivi di prima qualità riducono il rischio di distacco delle faccette dentali.
La rottura delle stesse è un evento molto raro condizionato, però, dal tuo comportamento e dalla cura che riserverai al presidio. Digrignare i denti anteriori, mangiarsi le unghie e ingerire alimenti duri è altamente sconsigliato al fine di preservare l’integrità delle faccette.
Controindicazioni delle faccette dentali e quando non devono essere usate
Una delle principali limitazioni delle faccette dentali è sicuramente il costo del trattamento.
Alcuni pazienti, inoltre, hanno lamentato la poca durata delle faccette, in media decennale. Questo può accadere per la poca competenza di chi le applica, per la scarsa attenzione del paziente successivamente al trattamento oppure perché la dentatura non ha reagito in maniera positiva all’applicazione (il dente potrebbe essere stato limato troppo o troppo poco oppure potrebbero essere state applicate delle faccette dallo spessore sbagliato).
Inoltre, la limatura del dente è permanente, quindi, una volta deciso di applicare le faccette non si potrà più tornare indietro e riavere i denti “naturali”. Sicuramente uno dei principali svantaggi delle faccette dentali è proprio questo: il trattamento invasivo che va a ledere lo stato naturale dei denti del paziente, quindi prima di procedere è sempre bene fare tutte le domande del caso al proprio specialista di fiducia.
Infine, le faccette dentali non dovrebbero assolutamente mai essere utilizzate quando la struttura dentale di partenza non lo permette, perché si potrebbero verificare danni permanenti.
Qualche alternativa
Lo sbiancamento dentale professionale o la ricostruzione in composito possono essere delle alternative alle faccette dentali. Tuttavia, in questi casi la possibilità di effettuare o meno i trattamenti dipende dallo stato di usura dentale. Lo sbiancamento, inoltre, ha una durata nettamente inferiore rispetto alle faccette dentali anche se a suo favore vi è la richiesta di un trattamento meno invasivo rispetto a quello necessario per l’applicazione delle faccette in ceramica.
Faccette dentali e sbiancamento
Le faccette dentali rappresentano un’ottima alternativa al tradizionale sbiancamento.
I risultati di quest’ultimo, pur essendo ottimi, sono soggetti a mutevolezza riconducibile ad alimentazione e comportamenti scorretti; per questi motivi devi sottoporti a periodiche sedute di mantenimento.
Le faccette dentali, specie in ceramica, non necessitano invece di particolare manutenzione e sono stabili nel tempo.
Faccette dentali o capsule?
Le faccette dentali vengono incollate sulla superficie esterna dei denti dopo aver praticato una limatura di 0,5-0,7 mm della stessa senza la necessità di sacrificare parte del tessuto dentale sano.
Il posizionamento di una capsula richiede, al contrario, una limatura totale del dente per uno spessore circa pari a 1,5-2 mm.
Le faccette sono l’ideale in presenza di piccole fratture, discromie, usure e anomalie congenite (malformazioni o spazi tra elementi dentali contigui), mentre le capsule vengono usate in caso di denti rovinati per usura o carie. La scelta non può essere fatta a priori, ma occorre un’attenta valutazione da parte del tuo odontoiatra di fiducia.
Faccette dentali a Novara e Varese
Per il trattamento con faccette dentali rivolgiti a dei professionisti del settore. Odontobi, vicino a Novara e Varese (Sumirago, Besnate, Borgomanero, Sesto Calende, Oleggio, Gallarate, Busto Arsizio, Saronno, Tradate) è il centro con specialisti in estetica dentale.
Rivolgiti a noi per un consulto.