Con l’avanzare dell’età il nostro corpo è costretto ad affrontare problematiche e acciacchi di vario tipo. Dopo tutto invecchiare è naturale tanto quanto nascere e crescere. E ugualmente naturale può essere la necessità di porre rimedio alla perdita dei denti, uno dei tanti rischi che occorrono con il trascorrere del tempo.
In passato l’opzione più battuta era quella della dentiera, ma oggi, grazie all’avanzamento delle tecniche odontoiatriche, gli impianti fissi rappresentano un’alternativa ben più valida. Tra le tipologie di protesi più applicate, spiccano la Toronto Bridge e la All on four. Quali sono le caratteristiche che le differenziano?
Toronto Bridge e All on Four: l’alternativa degli impianti fissi alle tradizionali dentiere
La recente fortuna delle protesi fisse è legata al maggiore livello qualitativo. Le dentiere tradizionali erano la soluzione più praticata, sia per la masticazione sia per fini estetici. Con il tempo i limiti e gli inconvenienti sono diventati sempre più evidenti.
Il punto debole è insito nella loro mobilità: nell’atto di masticare, ridere o con il semplice parlare, la dentiera tende a spostarsi fastidiosamente, specialmente le arcate inferiori.
A differenza delle superiori, assicurate con un effetto ventosa al palato, quelle sottostanti richiedono l’utilizzo della pasta adesiva. Oltre ad una minor resa estetica, l’utilizzo delle protesi mobili comporta un progressivo riassorbimento osseo con annesso indebolimento delle gengive.
La loro utilità è ora limitata a periodi transitori, in attesa di impianti migliori come quelli fissi. La superiorità è sia funzionale che estetica. Non comportano alcun rischio di movimento durante la masticazione, grazie agli impianti, e visivamente sono molto più appaganti, vista la qualità dei materiali utilizzati (resina o ceramica).
Netta la differenza di costo tra le due soluzioni, dove le protesi fisse hanno prezzi di molto superiori, poiché richiedono un intervento specialistico di installazione, con la Toronto bridge anche più cara della All on four. Al netto della spesa i risultati sono assolutamente distanti e giustificano la predilezione degli impianti non mobili.
Toronto Bridge e All on Four: la differenza nei dettagli.
Essenzialmente Toronto bridge e All on four non si presentano poi così distanti.
La loro è una differenza legata ai dettagli.
Entrambe infatti sono protesi fisse totali su impianti, facenti parte della categoria del ponte circolare (poichè vanno a sostituire l’intera arcata dentale).
Proprio il concetto di “ponte” è quello alla base della Toronto bridge (bridge significa proprio ponte in inglese), che prende il nome dalla città dove è stata presentata per la prima volta questa metodica, in occasione del convegno odontoiatrico mondiale del 1982.
La All on four deve, invece, il proprio nome al numero di impianti su cui sono fissate le protesi, ossia quattro (esiste anche la versione a sei impianti, chiamata All on six). Le prime differenze si possno osservare nella tipologia e nella disposizione degli impianti.
La Toronto Bridge ne utilizza di più corti e in maggior numero. L’obiettivo che si propone è quello di fissare le protesi con maggior stabilità in modo da evitare danni come le fratture, specie quando si tratta di denti in ceramica. Un numero maggiore di impianti, inoltre, garantisce una maggiore sicurezza in caso si presentino, col tempo, problemi di varia natura. Sarebbe possibile intervenire sul singolo impianto senza coinvolgere gli altri. Ovviamente esistono anche dei contro. Il peso economico della Toronto bridge è sicuramente più elevato, proprio a causa del numero di impianti e della tendenza a sfruttare maggiormente la ceramica per le protesi. Inoltre a volte si presenta la necessità di eseguire ricostruzioni ossee per trovare zone migliori dove infilare gli impianti a sostegno dell’intera protesi.
La All on Four, proprio riguardo a questo punto, presenta gli ultimi impianti in posizione inclinata. Lo scopo è quello di assecondare la morfologia della zona in cui la protesi verrà installata, evitando così ricostruzioni ossee. L’intervento risulta sicuramente meno invasivo e, oltretutto, meno costoso.
Per questo motivo tendenzialmente le All on four vengono realizzate in resina, per rendere le protesi meno costose. Gli svantaggi, purtroppo, sono legati proprio al posizionamento inclinato. A livello meccanico, gli impianti obliqui della All on four, rischiano di sostenere in modo inadeguato l’armatura interna della protesi, specialmente nei casi in cui siano stati inseriti all’altezza del penultimo o terzultimo dente. I denti posteriori non troverebbero il giusto sostegno nei “pilastri” sottostanti, rimanendo come sospesi. Le conseguenze più pericolose sono la rottura delle protesi o il sovraccarico degli impianti (altro motivo per cui la resina è preferita alla ceramica, decisamente più delicata). Un aspetto da non sottovalutare visto che, a differenza della variante Toronto, un impianto All on Four in caso di problemi interni andrebbe sostituito in toto.
Al di là delle differenze strutturali sia la Toronto bridge che la All on four sono dentiere fisse di qualità elevata. Molto spesso una viene consigliata maggiormente rispetto all’altra per assecondare le necessità del soggetto. Molto frequenti sono anche le installazioni miste tra le due tecniche.
La All on four è spesso impiantata nella mandibola, osso molto resistente, mentre la Toronto bridge nel mascellare superiore, dove il tessuto più spugnoso richiede una stabilità maggiore.
Caratteristiche e differenze: sintesi
Arcata superiore:
- Toronto Bridge – Da 6 a 8 impianti corti e diritti
- All on Four – 4 impianti lunghi, con i due più esterni che sono inclinati.
Arcata inferiore:
- Toronto Bridge – Da 5 a 6 impianti corti e diritti.
- All on Four – 4 impianti lunghi, con i due posteriori che sono inclinati.
Analizziamo ora i vantaggi e gli svantaggi delle due soluzioni, cominciamo dalla Toronto Bridge:
- Assicura una grande capacità di carico grazie al numero più elevato di impianti e anche perchè gli impianti sono diritti.
- Dato il maggior numero di impianti garantisce eventuali riparazioni senza compromettere l’intera struttura.
- Può essere utilizzata sia per l’arcata superiore che per quella inferiore.
- E’ più costosa perchè prevede più impianti e quindi una base più ampia, rendendo talvolta necessario un innesto osseo.
All on Four:
- E’ una metodologia meno costosa, perchè prevede sempre 4 impianti totali ed è installabile senza innesto osseo.
- Può presentare delle criticità e quindi dei rischi per via degli impianti inclinati, che ovviamente sono più sensibili al carico.
- Viene solitamente utilizzata per l’arcata inferiore che è più solida.