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    Denti che si muovono e spostano: perchè succede e che rimedi adottare

    denti che si muovono e spostano

    Un bel sorriso è sintomo di una buona salute ed igiene orale, è da sempre un ottimo biglietto da visita e dona un forte senso di sicurezza. 

    È essenzialmente per questo motivo che quando i nostri denti iniziano ad indebolirsi o a subire qualche rottura, ne risente non solo la nostra salute ma anche la nostra autostima e di conseguenza cala la fiducia in noi stessi. 

    L’allarmismo che deriva dalla sensazione di mobilità di alcuni denti è spesso fondato in quanto legato alla riduzione di funzionalità del nostro apparato di masticazione.

    È necessario appena si avvertono tali sintomi procedere ad una attenta diagnosi per comprendere quali siano le motivazioni alla base di tale sintomatologia. Ma quali sono le cause che generano la mobilità e/o l’instabilità dei denti

    Occorre precisare che in condizioni normali e di piena salute i denti hanno una loro mobilità lieve e non visibile, infatti grazie alla presenza del parodonto, essi possono muoversi lievemente per ammortizzare i colpi che normalmente con la masticazione o con lo sfregamento possono subire i denti. 

    L’infiammazione del parodonto genera al lungo termine un’eccessiva mobilità dentale che va diagnosticata e curata lì dove divenga eccessiva e quindi pericolosa per la dentatura.

    Parodontite

    Innanzitutto una delle prime cause di mobilità dentale è la parodontite. Questa malattia causata da un’infiammazione delle gengive mal curata e/o trascurata, è tra le prime cause della sensazione di mobilità dei denti. 

    Occorre essere attenti a cogliere tempestivamente i primi sintomi di mobilità dentale che altro non sono che un campanello d’allarme di una possibile parodontite. 

    I batteri, causa dell’infiammazione delle gengive, agiscono sulla struttura ossea dei denti indebolendoli e favorendo l’instabilità dell’arcata dentale. La parodontite è lo stadio avanzato di questa patologia che in estrema sintesi potrebbe anche portare all’intervento parodontale, che prevede la pulizia delle sacche infette.

    Bruxismo

    Altra patologia che potrebbe generare la mobilità dentale è il bruxismo. Infatti non sempre la mobilità dei nostri denti è indice di qualche patologia ma spesso potrebbe essere correlata anche all’abitudine di digrignare i denti durante il sonno o nei momenti di ansia o nervosismo. 

    Infatti la continua sollecitazione dei denti sottopone l’apparato dentale ad un continuo e ripetitivo lavoro che coinvolge tutte le terminazioni nervose, producendo così danni sia al sistema nervoso centrale che ai denti. 

    Infatti i denti che subiscono un continuo sfregamento possono consumare lo strato superficiale di smalto e quindi indebolire la loro difesa avverso batterie, diventando così facile bersaglio di infezioni e carie. 

    In questi casi spesso si ricorre per ovviare a tale conseguenza all’applicazione di un bite che possa dare sollievo alla dentatura e risolvere al contempo problemi di malocclusione. 

    Oltre a queste patologie che incidono sulla stabilità dentale esiste anche la possibilità che la mobilità dentale derivi o sia sintomo di malattie rare dell’apparato osseo che generino indebolimento dell’osso dentale producendo quindi un movimento non normale del dente. In tali casi la terapia ortodontica risulta essere spesso una possibilità risolutiva per questo tipo di situazioni.

    Altre cause

    In generale la mobilità lieve dei nostri denti potrebbe dipendere dalla naturale crescita delle arcate dentali o dalla fuoriuscita dei denti del giudizio che comprimendo il resto dei denti costringono spesso tutti i denti preesistenti ad un assestamento. 

    Altre cause che possono causare eccessiva mobilità dei denti sono i processi infiammatori più comunemente chiamati carie e/o tartaro che andando ad intaccare il tessuto connettivo generano traumi e irritazioni di grave intensità andando a minare la stabilità del dente. 

    Quando degenera questa infiammazione porta all’insorgenza di epulide, ossia uno stadio infiammatorio delle gengive che si sviluppa soprattutto in momenti di forte stress emotivo o ormonale dell’individuo, quali la gravidanza o in presenza di patologie tiroidee.

    Rimedi

    Come abbiamo potuto vedere varie sono le cause che portano un dente a muoversi e/o a spostarsi ma unico è il fattore scatenante ossia una cattiva igiene orale

    L’igiene orale da molti sottovalutata risulta essere invece uno dei rimedi più efficaci per mantenere in salute i nostri denti e quindi scongiurare instabilità dentale. 

    Dove la patologia, la carie e/o l’infiammazione dentale abbiano portato il dente ad una mobilità fuori dal normale è necessario attivarsi per bloccare il dente in vari modi da scegliere a seconda della causa. 

    Infatti prima di intervenire sul dente che si muove occorre individuare la causa della sua mobilità. Fatto ciò si procede ad irrobustire la struttura ossea andando a debellare le cause dell’indebolimento strutturale. 

    Ad esempio se l’infiammazione gengivale sia la causa del problema allora occorrerà andare ad agire eliminando l’infiammazione prima di procedere a fissare il dente. 

    La prevenzione in tal senso risulta essere fondamentale, ad essa la medicina dentale affianca una serie di tecniche quali il curettage, ossia la levigatura delle radici del dente che altro non è che una pulizia approfondita delle tasche parodontali. 

    Andando ad agire sulla radice del dente e quindi sulla pulizia delle tasche, è possibile eliminare tutto ciò che di dannoso si è accumulato e quindi favorire la ricrescita sana del dente, nonché il suo irrobustimento. 

    Altre terapie parodontali conservative, quali la pulizia delle tasche sotto gengivali, eliminazione della placca possono aiutare il dente a “respirare” e quindi a riprendere la naturale rigenerazione dei tessuti gengivali. 

    Ultime tecniche di rinforzo e bloccaggio del dente sono lo splittaggio, che consente di fissare il dente tramite appositi tiranti in fibra di vetro, davvero poco invasivi e molto efficaci. 

    Qualsiasi tecnica di intervento deve ovviamente essere valutata attentamente dal dentista che dopo aver effettuato una attenta e corretta diagnosi procederà ad attuare la tecnica di prevenzione e cura ad hoc rispetto alla situazione in esame.

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