La parodontite, conosciuta anche come piorrea, è uno stato patologico di tipo infiammatorio a carico delle arcate gengivali. L’infiammazione, che al primo stadio è causa di gengivite, porta nel tempo ad un progressivo indebolimento del sostegno da parte delle gengive con gravi conseguenze per l’intera stabilità dei denti. Questo genere di malattia è infatti in molti casi asintomatica e porta nel tempo ad indebolimento progressivo delle gengive, sanguinamenti gengivali e nei casi più gravi alla perdita dei denti. Il caso in oggetto descrive una situazione emersa a carico di un signore di 63 anni della città di Roma dove la presenza di uno stato infiammatorio tipico di una parodontite non trattata si era associato all’instabilità strutturale di un vecchio impianto dentario all’arcata superiore nella regione molare di sinistra. La progressiva infiammazione a carico dell’arco gengivale superiore aveva compromesso la stabilità di altri denti spingendosi in forma piuttosto grave fino ad interessare il canino sinistro e il primo incisivo superiore. L’impianto presente era stato applicato correttamente una ventina di anni addietro ed era caratterizzato dalla tipica tecnologia dell’epoca con materiali ormai obsoleti. Il paziente aveva lamentato una perdita di stabilità alla masticazione nonché la presenza di infiammazione localizzata e la comparsa dei classici sintomi della piorrea. Pochi giorni prima di rivolgersi alla visita da parte di adeguato specialista il paziente lamentava un dolore continuo e l’effettiva impossibilità ad effettuare una masticazione anche in caso di cibo non particolarmente duro.
La diagnosi corretta e la prima fase di installazione del nuovo impianto
L’individuazione di uno stato patologico in forma avanzata con la presenza di un forte stato infiammatorio da perimplantite che aveva ormai compromesso la completa stabilità dell’impianto ha fatto optare per l’intervento rapido. Ad un esame approfondito è emerso che l’estendersi dell’infiammazione anche agli atri denti dell’arco dentale superiore sinistro aveva ormai compromesso in modo irreversibile le radici del canino e dell’incisivo determinando quindi un potenziale aumento della problematica. Gli esami successivi effettuati tramite ortopantomografia al fine di effettuare una corretta panoramica dentaria hanno evidenziato il problema confermando la diagnosi iniziale e facendo propendere per la rimozione del vecchio impianto e dei denti interessati dal progressivo ed irreversibile indebolimento con una successiva installazione di impianti dentali ad avvitamento con tecnologia al titanio. Operando in piena sicurezza tramite anestesia locale si è optato per la completa rimozione del ponte dentario e anche dei denti che negli anni a seguire hanno manifestato in modo irreversibile la parodontite. Il trattamento dell’arcata gengivale superiore sinistra ha comportato una completa rimozione non solo dell’impianto ma anche l’applicazione localizzata di opportuno biomateriale per permettere una stabilizzazione dell’arcata mascellare ossea superiore che purtroppo iniziava a manifestare una grave compromissione della stabilità. Se si fosse ritardato di qualche settimana probabilmente l’intervento sarebbe stato più complesso e avrebbe comportato un probabile innalzamento del seno mascellare sinistro con l’asportazione di una maggiore quantità di osso compromesso.
La fase di applicazione delle protesi e le successive sedute
Al fine di evitare l’utilizzo di protesi rimovibili è stata valutata con esito positivo l’applicazione delle protesi in zirconio ceramica ad avvitamento. Superata brillantemente la fase di inserimento degli impianti in titanio sono state avvitate le prime protesi dentarie al fine di migliorare in tempo rapido la qualità della vita del paziente fornendogli i primi denti senza dover ricorrere alla dentiera. Ormai l’attuale tecnologia in tema di implantologia di protesi dentarie a carico immediato ti permette di avere a disposizione i tuoi nuovi denti nel giro di 24 o al massimo 48 ore. In questo caso clinico i successivi controlli hanno evidenziato una completo assestamento dell’impianto con una stabilità pressoché perfetta della nuova applicazione dentale. In un tempo non superiore alle due settimane il paziente ha confermato il pieno ripristino della masticazione e la progressiva scomparsa della parodontite che lo affliggeva da diverso tempo. Se soffri di sanguinamento gengivale e hai applicato un impianto datato e comunque superiore ai venti anni tieni presente che è importante effettuare una visita dal dentista per valutare una sua sostituzione con l’applicazione di nuove protesi dentarie in tempi molto rapidi.