Clinica Odontoiatrica situata tra Novara e Varese | Odontoiatria Pediatrica

Odontoiatria Pediatrica: il bambino diabetico in odontoiatria

Il diabete è una patologia metabolica cronica, caratterizzata da un aumento della glicemia e da un’alterazione del metabolismo, provocate da un deficit del funzionamento di un ormone secreto dal pancreas, noto come insulina. 

Esso si manifesta con svariati sintomi, tra cui emergono principalmente l’aumento della fame, della sete e del bisogno di urinare. Si tratta di una patologia che, se curata in maniera adeguata, tramite l’utilizzo di farmaci e l’adozione di una dieta corretta, garantisce aspettative di vita al pari di una persona sana. Tutto questo è stato reso possibile grazie ai numerosi progressi della medicina in seguito ad un aumento della sua incidenza, che cresce di anno in anno. Mentre fino a poco tempo fa privilegiava quasi esclusivamente i soggetti adulti, oggi l’età di insorgenza è nettamente diminuita, arrivando a colpire anche i giovani e talvolta, anche i bambini.

Per curare la salute orale dei bambini diabetici interviene l’Odontoiatria Pediatrica, una branca della medicina di recente nascita, specializzata in diversi settori. Essa si occupa di trattare adeguatamente la dentatura decidua dei più piccoli, al fine di preservare quella definitiva, senza in alcun modo traumatizzare i piccoli pazienti, anzi, mira a creare degli spazi pensati appositamente per metterli a proprio agio. Spesso in sala d’aspetto sono presenti giochi e libri per intrattenerli anche tramite l’ausilio di video lezioni che spiegano loro in cosa consiste il lavoro del dentista e quanto sia importante nella loro crescita.

Diversi studi hanno evidenziato una correlazione tra il diabete e l’aumento di disturbi odontoiatrici. Quindi, è probabile che un paziente diabetico possa essere maggiormente soggetto ad infezioni del cavo orale, il che potrebbe essere utile anche preventivamente, per formulare una diagnosi nel paziente che ancora non sa di avere la malattia. Nonostante ciò, un bambino diabetico, non ha bisogno di recarsi dal dentista in maniera più frequente rispetto ad un coetaneo non affetto da tale patologia. Infatti, è consigliato recarsi dal dentista almeno tre o quattro volte l’anno, in tutti i casi. Piuttosto, ciò che fa la differenza è il modo in cui vengono strutturate le visite odontoiatriche. Esse verteranno principalmente sulla prevenzione di eventuali disturbi o patologie del cavo orale, tramite accurati trattamenti da parte dello specialista, dal momento in cui tali soggetti risultano maggiormente esposti al rischio di contrarre malattie.

Quali sono i problemi maggiormente frequenti in bambini diabetici? 

  • Le gengive diventano particolarmente sensibili, quindi vi è un aumentato rischio di infiammazione 
  • La malattia parodontale si manifesta con più frequenza e con maggiore gravità rispetto al normale 
  • Si alza il rischio dell’insorgenza di carie ai denti, perché il flusso di saliva è ridotto e appare parecchio appiccicosa 
  • Aumenta la proliferazione di germi e batteri, noti anche come placca batterica, come conseguenza dell’innalzamento della glicemia 

L’unico aspetto positivo della situazione è rappresentato dal fatto che una dieta per diabetici prevede una quasi totale esclusione di zuccheri raffinati, che generalmente risultano essere più dannosi per lo sviluppo delle carie.

Le regole che stanno alla base di una corretta igiene orale dovranno essere rispettate dal bambino, che dovrà essere opportunamente indirizzato non solo dal dentista, ma soprattutto dai genitori, che svolgono un ruolo fondamentale in tale ambito. Queste prevedono uno spazzolamento corretto di almeno tre minuti, per almeno tre o quattro volte al giorno, subito dopo i pasti. La scelta dello strumento adatto è molto importante, infatti, oltre al classico spazzolino, si potrebbe utilizzare anche uno scovolino o un mono ciuffo, perché sono entrambi molto piccoli, dunque, consentono di penetrare in spazi più difficili da raggiungere normalmente. In alternativa, si potrebbe optare anche per un classico filo interdentale, al fine di rimuovere la presenza di possibili residui tra i denti. Talvolta, sarebbe opportuno abbinare anche un collutorio apposito, a base di ingredienti naturali, in modo che non risulti aggressivo, per prevenire la carie o la proliferazione di batteri, che rilascia contemporaneamente un piacevole senso di freschezza alla bocca. L’alimentazione del bambino dovrà essere stipulata opportunamente da un nutrizionista, oltre che per mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue, anche per limitare quanto più possibile l’insorgenza di carie o di patologie legate alla bocca.

Odontobi Dental Clinic | All on 4

Tenica All on four come soluzione per mancanza totale di denti

La perdita totale dei denti è un serio problema che comporta gravi ripercussioni fisiche e psicologiche sui pazienti interessati. Nel nostro Paese crescono i casi di pazienti edentuli e il numero sembra destinato ad aumentare ancora con il passare del tempo.

Tra l’altro, la condizione caratterizzata dalla mancanza di denti (edentulismo), può manifestarsi in entrambe le arcate e interessare sia i soggetti anziani che i giovani. Le cause sono di natura diversa: per gli anziani la perdita è riconducibile all’invecchiamento, mentre sui giovani influiscono la scarsa igiene orale e le patologie infiammatorie relative al cavo orale. Le conseguenze sono fastidiose, la masticazione diventa molto complicata e viene intaccato pure il processo digestivo. Ma veniamo al punto e vediamo insieme la soluzione per risolvere la problematica con la tecnica All on four: una speciale rivoluzionaria procedura di lunga durata, con cui la protesi dentale viene ancorata in maniera resistente e con profitti eccellenti dal punto di vista estetico.

Tecnica All on four per la risoluzione del problema

Tra le soluzioni più utilizzate per contrastare il fenomeno della perdita dei denti conoscerai sicuramente le protesi mobili. Purtroppo non di rado tali protesi dimostrano poca stabilità e vanno costantemente rimosse ai fini della cura dell’igiene orale. Agli aspetti pratici vanno poi aggiunti quelli di carattere psicologico, in quanto a nessuno piace portare “le dentiere”.
In soccorso, da alcuni anni, è arrivata una tecnica che punta a una definitiva risoluzione della problematica: All on four.

Una tecnica implantologica che permette di usare le arcate dentali anche a seguito di danni gravi. La tecnica All on four consente in virtù di un unico intervento di collocare quattro impianti con un procedimento a carico immediato. Si tratta quindi dell’applicazione di impianti strategicamente posizionati, al di sopra dei quali verrà collocata la protesi in maniera permanente. Tale metodologia comporta il recupero delle funzioni dopo un brevissimo arco di tempo, al contrario dei metodi tradizionali che generalmente per un recupero totale delle funzioni dentali richiedono alcuni mesi.

In ogni caso, di fronte a una necessità simile, l’importante che tu ti rivolga a professionisti estremamente esperti e con la piena coscienza del settore chirurgico. La tecnica All on four garantisce un eccellente ripristino della masticazione e un “nuovo” sorriso, solo a condizione di essere praticata da seri professionisti. Come in ogni campo, per ottimizzare i risultati delle nuove tecniche, la mano dello specialista è fondamentale.

Tecnica implantologica All on four: principali benefici

In primo luogo, tra i vantaggi di questa tecnica implantologica, i tempi di recupero delle funzioni dentali rivestono un ruolo primario. Con le tradizionali tecniche, infatti, i tempi si allungano perché servono diversi mesi per ripristinare completamente un’arcata dentale, mentre con la nuova metodologia i risultati sono praticamente immediati. Con la tecnica implantologica All on four, a seguito di una visita mirata all’accertamento della fattibilità dell’intervento, si darà avvio alla procedura a carico immediato con anestesia parziale o locale, un intervento dunque indolore. Inoltre, l’efficienza dei materiali usati non comporterà alcuna reazione di rigetto per il paziente, non esistono controindicazioni e l’età anagrafica non costituisce nessun impedimento. Un trattamento speciale valido, affidabile e vantaggioso, come dimostrato da molti studi di settore condotti da autorevoli fonti.

Riassumendo, i principali vantaggi della tecnica All on four sono i seguenti:

  • utilizzo di materiali di alta qualità;
  • trattamento semplice e guarigione veloce;
  • uso di quattro impianti soltanto e tempi brevi;
  • garanzia a lungo termine.

Una serie di vantaggi di cui devi tener conto per eventualmente usufruire di tutti i benefici assicurati dalla tecnica implantologica All on four e ottimizzare così i risultati in tempi rapidissimi.

Impianto all on four a Galliate e Romentino

Per un impianto all on four è fondamentale rivolgersi a dei professionisti esperti. Vicino a Galliate e a Romentino Odontobi è un centro di implantologia specializzato in tecnica all on four. Contattaci per un consulto o per una prima visita!

Clinica Odontoiatrica situata tra Novara e Varese | Implantologia a carico immediato

Osteointegrazione degli impianti dentali: cosa sapere

Per un odontoiatra il successo di un impianto dentale si valuta non solo in base alla riuscita dell’operazione da un punto di vista clinico e biochimico, ma anche dal risultato estetico che viene raggiunto.

Dopotutto, il difetto estetico è tra i primi fattori che spingono un paziente che ha perso i denti a rivolgersi allo specialista. Ecco, dunque, qual è l’effettivo valore dell’aspetto estetico e quali sono gli elementi da prendere in considerazione per raggiungere un risultato eccellente.

Come avviene l’osteointegrazione di un impianto dentale

L’ingegneria biomedica ha permesso, in anni recenti, di raggiungere un risultato notevole per ciò che concerne la qualità e la salute dei denti. L’osteointegrazione è un esempio perfettamente calzante a riguardo. Il principio alla base di questa tecnologia è l’installazione di viti di titanio, le quali fungono da ancoraggio per il tessuto osseo, che dunque ancora il supporto e permette l’applicazione delle protesi dentali, le quali vanno a sostituire fisicamente i denti ormai caduti, sia nell’aspetto che nella funzione.
Per favorire il processo di osteointegrazione la scelta di impianti in titanio combinati con le giuste protesi (in ceramica, zirconia o composito) possono fare la differenza

La scelta del titanio è dettata principalmente da motivi di ordine biologico: si tratta infatti di un metallo perfettamente compatibile con i tessuti che compongono l’organismo umano, e proprio per questo motivo i casi di rigetto e di incompatibilità con le viti hanno un’incidenza estremamente bassa.

 

Valutare l’aspetto estetico delle protesi

Come già detto, quando un paziente decide di sottoporsi a un’operazione di osteointegrazione il suo scopo principale è quello di riacquistare un sorriso dall’aspetto estetico equilibrato. Proprio per questo motivo, è assolutamente indispensabile valutare, se possibile, le condizioni iniziali dei denti prima della loro caduta. Naturalmente, se l’osteointegrazione riguarda tutti i denti del paziente questo passaggio può essere complicato, mentre se riguarda un solo dente è possibile ricavare le dimensioni e la forma ottimale della protesi attraverso lo studio di quelle adiacenti.

Gli elementi della protesi che possono contribuire a donare armonia al sorriso o, al contrario, attribuire un aspetto strano allo stesso, sono principalmente due: dimensione e colore.

Si immagini di installare una corona più lunga dei denti sani del paziente: di certo il risultato finale non può essere giudicato soddisfacente, a prescindere dall’eventuale riuscita dell’intervento. Oltre a fornire un risultato esteticamente poco accettabile, una corona in ceramica che presenta forma e dimensione differenti – e comunque non comparabili – rispetto a quelle dei denti sani può anche provocare scompensi di natura fisiologica. In casi simili, infatti, la masticazione può risultare difficoltosa, nonché le dimensioni del dente artificiale – con il trascorrere del tempo – possono provocare spostamenti e altri difetti al tessuto osseo.

Ovviamente, il discorso è identico anche se si ragiona nel senso opposto: un dente troppo piccolo è senza ombra di dubbio non idoneo, sia dal punto di vista funzionale che estetico.

Ancora, un altro difetto che rende il risultato finale inaccettabile consiste in una differenza cromatica eccessiva tra l’impianto dentale e i denti sani. Se vi è una differente colorazione, infatti, il risultato finale non può che rivelarsi artificioso, poco naturale e dunque poco apprezzato. In questo caso, infatti, si potrebbe erroneamente pensare che una corona perfettamente candida sia la soluzione ideale, ma per quanto questa possa sembrare perfetta dal punto di vista estetico, non rappresenta la perfezione per ogni singolo paziente.

Quando, invece, è necessario impiantare tutti i denti, il discorso è nettamente differente, poiché è possibile rimodellare ex novo il sorriso, compatibilmente con il profilo del paziente.

Come correggere eventuali difetti

Nel caso in cui, per un mero errore, ci si accorge che la corona appena installata non è perfettamente simmetrica o presenta altri difetti, è possibile ricorrere ad alcuni rimedi per risolvere il problema. Una delle soluzioni, ad esempio, può essere quella di rimodellare il dente, limandoli letteralmente. Quando, invece, il problema non può essere risolto semplicemente con un intervento secondario, è necessario costruire una seconda corona in ceramica e applicarla alla vite impiantata, sostituendo quella difettosa.

Impianti dentali a Luino e Laveno Mombello

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Odontobi Dental Clinic | Teleradiofrafia

Odontoiatria Pediatrica: l’ozonoterapia in pedodonzia

Negli ultimi tempi la medicina ha fatto straordinari passi in avanti per tutelare lo stato di salute e di benessere dei pazienti e, soprattutto, di quelli più piccoli. In campo medico con le sistematiche e approfondite ricerche sono stati raggiunti dei risultati eccellenti e con l’uso delle nuove tecniche e dei mezzi innovativi oggi è più facile prevenire e contrastare i rischi per la salute dei cittadini. In tal senso, un tangibile esempio è rappresentato dall’ozonoterapia in pedodonzia, un efficace trattamento che semplifica la guarigione delle carie dei bambini.

Devi infatti sapere che la terapia dell’ozono è molto indicata per prevenire e curare la carie dei più piccoli, in quanto si tratta di una tecnica veloce, indolore e di brevissima durata. Tra l’altro, l’ozonoterapia in pedodonzia, non presenta controindicazioni e il trattamento può essere eseguito tranquillamente pure sui denti da latte. Fatte le premesse del caso, ora scopriamo insieme nei seguenti paragrafi in cosa consiste la tecnica dell’ozonoterapia e quali vantaggi realmente offre.

Odontoiatria Pediatrica: l’ozonoterapia in pedodonzia

Caratteristica principale della terapia è quella di bloccare senza trapano e con estrema sensibilità, pure nei bambini più piccoli, l’avanzare delle carie. Questo perché l’ozono genera nel tessuto carioso una vera e propria sorta di sterilizzazione e facilità la rigenerazione dei tessuti. L’ozonoterapia coniuga le proprietà dell’ozono con quelle dell’ossigeno, con l’effetto di un miglioramento della circolazione del plasma nei tessuti, di un rafforzamento dei sistemi difensivi dell’organismo e di fruire di benefit anche sotto l’aspetto analgesico e antinfiammatorio. In caso di necessità, quindi, devi conoscere quanto meno le funzioni principali dell’ozonoterapia in pedodonzia per comprenderne l’efficacia e tutti i relativi vantaggi.

Una nuova frontiera sviluppata in diversi campi della medicina, in odontoiatria viene usata per la pulizia dei denti, la disinfezione delle fessure, propedeutica alla sigillatura, per le lesioni dei tessuti molli e come metodo antiinfettivo per otturazioni e trattamenti endodontici. Come ti spiegavo, però, l’ottimale applicazione dell’ozonoterapia è in pedodonzia. Uno speciale trattamento che consente ai bimbi di sottoporsi alle cure del dentista in maniera indolore e senza trapano. Un altro aspetto positivo di questa tecnica dentale è la breve durata, un vantaggio non da poco per i bambini che non sono costretti a stare fermi per lungo tempo.

Odontoiatria Pediatrica: l’ozonoterapia in pedodonzia anche per la cura dei denti da latte

In età pediatrica dunque l’ozonoterapia si presta molto per la prevenzione e la cura delle carie. Una terapia utile per i trattamenti delle lesioni cariose di entità ridotte e maggiormente estese. Nel giro di qualche secondo l’azione prodotta da questa tecnica distrugge i batteri colpevoli della carie e ne impedisce il loro avanzamento. In parole semplici, viene applicata sul dente una coppetta in silicone, con il fine di creare il cosiddetto sottovuoto e di rilasciare per solo qualche secondo la giusta quantità di ozono. I macchinari utilizzati sono dotati di sofisticati sistemi di sicurezza che allontano qualunque rischio, una grande rassicurazione per i piccoli pazienti.

Un trattamento di brevissima durata: al massimo un minuto, in alcuni casi il tutto si riduce a una decina di secondi. Con questo trattamento poi l’ozono viene opportunamente riconvertito in ossigeno. L’ozonoterapia in pedodonzia consente di distruggere quasi completamente i pericolosi batteri e di sanare la carie, di allungare la vita del dente perché impedisce lo sviluppo di altre carie e permette ai bambini di confrontarsi con la visita dentistica in assoluta tranquillità. Dunque, in odontoiatria pediatrica l’ozonoterapia è particolarmente adatta alla risoluzione delle problematiche in quanto non c’è la necessità di intervenire con trattamenti dolorosi.

Ozonoterapia in pedodonzia: ultime considerazioni

Alle tradizionali tecniche pedodontiche oggi dunque si aggiunge l’ozonoterapia, un trattamento conservativo nella cura dei denti che permette in alcuni casi di evitare le devitalizzazioni. Una tecnica altamente efficace, sicura, all’avanguardia e opportuna particolarmente per i piccoli pazienti, in passato spesso costretti all’anestesia generale e all’estrazione dei denti. Inoltre devi sapere che stiamo parlando di un trattamento delicato, per questo adatto principalmente per i bambini che non devono rapportarsi con traumi collegati all’uso del trapano e delle anestesie.

Per la crescita dei più piccoli la bocca è un centro di fondamentale importanza per la masticazione, la deglutizione e la capacità di parlare. Al contrario, appare chiaro come una bocca che crea imbarazzo comprometta una crescita tranquilla dei bambini. Considerazioni da cui non si può prescindere per garantire un ottimale stato di salute dei bambini, oggi più semplice da raggiungere con l’ozonoterapia in pedodonzia. In caso di bisogno, parlane con il tuo dentista di fiducia che certamente saprà consigliarti al meglio con professionalità ed esperienza.

Odontobi Dental Clinic | Igiene orale

Faccette in composito su denti devitalizzati dopo lo sbiancamento: si può?

Faccette in composito per proteggere il bianco dei denti devitalizzati

In ambito odontoiatrico, le faccette dentali in materiale composito e ad applicazione diretta sono delle soluzioni terapeutiche che offrono degli effetti ottimali sui denti sia a livello estetico sia a livello protettivo, in particolare, per ciò che concerne la loro funzione masticatoria. Al riguardo, è bene evidenziare che tali tipologie di faccette dentali non vengono realizzate e definite in un laboratorio ma vengono create direttamente sui denti dei pazienti.
A questo proposito, che cosa sono le faccette dirette in composito, quali benefici apportano e in che modo riescono a prevenire la discromia dei denti non vitali in seguito al loro sbiancamento eseguito professionalmente dal dentista? Per rispondere a queste domande, leggi il seguente testo informativo sulle faccette dirette in composito come prevenzione della discolorazione dopo lo sbiancamento dei denti non vitali.

Cosa sono le faccette in composito

Le faccette dirette in composito sono delle soluzioni odontoiatriche formate da porcellana in polvere e resina di sintesi in grado di aderire senza dover scoprire e limare i denti. La principale funzione è di correggerne la forma, la lunghezza, la colorazione, la posizione e lo spessore così da ottenere un sorriso più bello e luminoso. Si tratta di una tecnica terapeutica molto efficace per combattere la discromia, la microdonzia, l’erosione e il diastema dentale. In particolare, l’odontoiatra attua l’applicazione del composto pastoso di porcellana e resina manipolandolo e stratificandolo direttamente sui denti sino a raggiungere la conformazione, il colore e l’apparenza naturale preferibili per riarmonizzare l’estetica e la funzionalità masticatoria dell’intera dentatura.

Vantaggi delle faccette in composito

Nello specifico, le faccette dirette in composito rappresentano delle tecniche di tipo odontoiatrico minimamente invasive che offrono i benefici elencati qui di seguito:

  • prevengono la discolorazione dopo lo sbiancamento professionale dei denti non vitali, vale a dire i denti con la polpa non vitale poiché sono stati devitalizzati dall’odontoiatra;
  • consentono di correggere le discromie dentali quali ingiallimento, macchie o altre alterazioni cromatiche provocate, ad esempio, da emorragia pulpare, necrosi del tessuto pulpare, prodotti iatrogeni, fumo, alimenti e materiali d’otturazione, e altre imperfezioni dei denti;
  • sono innocue, difatti, non è prevista alcuna anestesia e i denti non soffrono perché le faccette estetiche vengono semplicemente applicate agli stessi riuscendo a conservarne la condizione fisica e lo stato cromatico naturali ed originari;
  • si possono aggiustare e correggere con facilità e in modo veloce lavorando direttamente nella bocca dei pazienti senza dover ricominciare tutto il lavoro daccapo;
  • possono resistere e conservarsi in buone condizioni per un tempo indeterminato, ovviamente, soltanto se vengono curate e mantenute come si deve e se l’odontoiatra è particolarmente bravo e professionale nel suo lavoro;
  • permettono di risparmiare il tessuto dentale perché, come già accentuato, i denti non vengono toccati in maniera invasiva;
  • presentano una buona estetica, pertanto, consentono di ottenere un bel sorriso luminoso che può aiutarti a sentirti più a tuo agio con gli altri e a piacerti di più guardandoti allo specchio così da migliorare la tua autostima;
  • prevedono una sola seduta per eseguire l’applicazione del composito, e magari un’altra per la lucidatura, e nessuna fase di laboratorio;
  • armonizzano il colore di tutta la dentatura costituita sia dai denti vitali sia dai denti devitalizzati;
  • sono più economiche rispetto ad altre tipologie di faccette dentali.

Faccette dentali e denti devitalizzati: si può

Lo sbiancamento dei denti devitalizzati effettuato dal dentista tramite agenti sbiancanti, ad esempio l’acqua ossigenata o il perossido di carbamide, in alcuni casi, può provocarne la discolorazione, detta anche discromia dentale, vale a dire l’alterazione del colore dei denti. Al tal riguardo, l’applicazione di faccette dirette in composito sono utili per la prevenzione della discolorazione dopo lo sbiancamento di denti non vitali poiché le stesse preservano dall’interferenza dell’ossigeno libero delle sostante sbiancanti utilizzate dal dentista la cui azione è attiva anche successivamente al trattamento odontoiatrico. In particolare, bisogna evidenziare che il materiale composito costituente le faccette dentali è piuttosto delicato a livello cromatico e fisico ed anche sensibile all’umidità della saliva e dall’alito presenti nel cavo orale, pertanto, deve essere manipolato con accortezza per ottimizzarne i risultati estetici e funzionali.

Faccette dentali a Luino e Laveno Mombello

Vicino a Luino e a Laveno Mombello Odontobi è un centro specializzato in estetica dentale, per l’applicazione di faccette dentali in ceramica e composito. Rivolgiti a noi per un consulto.

All on four a carico immediato: nuovi materiali e sviluppi recenti

Con l’innovativa tecnica ‘All on four’ adesso è possibile risolvere l’edentulia totale, con la sostituzione della dentiera con denti fissi, anche nei casi più particolari, in cui risulterebbe importante avere innesti di tessuto osseo sintetico, dove inserire gli impianti attraverso metodiche classiche.

Con l’All on four, è possibile applicare un’intera arcata di protesi fisse, quindi circa 10 o addirittura 12 denti nuovi, tenuti in loco dalla presenza di 4 impianti (da qui il nome ‘all on four’), inseriti in posizioni specifiche.

In questo modo, seguendo protocolli preimpostati, ti sarà possibile evitare innesti ossei, garantendo un recupero più rapido, grazie anche ad un intervento meno invasivo, ma anche meno doloro e costoso.

Si possono trattare entrambe le arcate dentali, anche con la presenza di eventuali rimanenze dentali, rimovibili tramite estrazione. Anche radici spezzate o altri problemi locali possono essere trattati, prima dell’innesto dell’impianto, che avverrebbe nella stessa seduta, in modo da accelerare i tempi di recupero per i tuoi denti.

Procedura ‘All on four’ a carico immediato

Prima di eseguire l’intervento, sarà necessario prendere le impronte delle due arcate dentali, in modo di dare indicazioni più specifiche per la realizzazione dei tuoi denti. Tutto ciò, ovviamente, avverrà nella prima seduta.

Nella seconda seduta, invece, sarà necessario disinfettarti il cavo orale, tramite pulizia e sanificazione dentale, in modo tale che il chirurgo implantologo possa lavorare con un minor rischio di infezioni dopo l’intervento, dovute a presenza di tartaro o placche.

Durante l’intervento, i residui dentali vengono eliminati definitivamente, per eseguire successivamente l’inserimento degli impianti nuovi.

Dopo alcune ore, viene applicata la ‘Toronto Bridge’, ovvero una protesi fissa con flangia inclusa (ovvero una gengiva finta), che permette di sostituire anche 12 denti.
Grazie alla procedura di implantologia a carico immediato è possibile avere subito le protesi fisse installate sugli impianti, a poche ore dall’intervento.

Questi denti vengono fissati attraverso dei monconi, che garantiranno la giusta sicurezza e tenuta all’impianto dentale. Infatti, nonostante la preoccupazione dei pazienti, quest’ultima non può essere rimossa, se non tramite appositi strumenti dal dentista.

Ovviamente vi saranno controlli periodici, che permetteranno di verificare il corretto processo di guarigione, e la corretta tenuta, nel semestre successivo.

Se tutto procede per il meglio, si passa ad una nuova protesi fissa, stavolta quella ‘definitiva’.

Se non ci sono stati stravolgimenti in questo semestre, vuol dire che l’impianto è risultato adatto alla tua dentatura e alla tua masticazione, quindi può essere sostituito con quello definitivo.

Storia dell’implantologia ‘All on Four’

La metodica ‘All on Four’ è nata sul finire degli anni ’90, dal Professore Paulo Malò, che decise di brevettare il protocollo dopo oltre 20 anni di sperimentazione.

La grande diffusione della tecnica fu dovuta alla possibilità di evitare interventi molto invasivi, come ad esempio gli innesti d’osso.

Con la tecnologia ‘All on Four’, invece, non solo fu possibile evitare gli innesti d’osso, ma permise di ottenere intere arcate dentarie attraverso un numero minore di impianti.

Inoltre, in questo modo è possibile accorciare i tempi delle classiche metodiche: in meno di una giornata era possibile ottenere una protesi fissa iniziale, molto buona di base, ma ancora ottimizzabile, che dopo il primo semestre verrà sostituita da una protesi ancora migliore (qualora ci fossero modifiche nel frattempo; diversamente, rimarrà la stessa).

Attenzione alle truffe

Vista la presenza del brevetto, molte persone hanno provato ad imitarne la tecnica, con risultati più convenienti o rapidi, ma decisamente meno duraturi.

Infatti, mentre la classica ‘All on Four’ si basa su due protesi fisse, da ottenere nell’arco di sei mesi, la tecnica non brevettata prevede diverse modifiche, tra cui anche l’utilizzo di una singola protesi, ovvero non cambiata dopo sei mesi.

Nonostante questo risulti ‘più veloce’, non permette di garantire eventuali modifiche o i risultati aspettati, anche dal punto di vista della durata futura.

In questi casi è meglio spendere un po’ di più, per evitare di dover cambiare l’intero impianto dentale dopo poco tempo.

Come distinguere la tecnica originale da una truffa? Per un normale paziente, può essere difficile riconoscere eventuali metodiche non originali, pertanto bisognerà valutare ogni aspetto dell’intervento, come costi, proposte e possibilità di avere la seconda protesi fissa dopo sei mesi.

Inoltre, ti è possibile chiedere foto di interventi simili effettuati all’interno dello studio dentistico.

Anche i tempi sono più veloci: nel caso le tempistiche non fossero comprese fra i 4 e i 7 mesi dall’intervento, si può sospettare di eventuali imitazioni.

Saltando un secondo intervento si risparmia tempo, è vero, ma si rischia seriamente di dover tornare dopo poco tempo, aumentando di fatto i costi del lavoro.

Inoltre, se ‘originale’, vi sarà presente anche una sorta di riabilitazione odontoiatrica garantita per i primi anni!

Impianto All on four a Besozzo e Gavirate

Odontobi è un centro odontoriatrico specializzato in implantologia a carico immediato e tecnica All on four. Il centro si trova a pochi chilometri da Besozzo e Gavirate. Contattaci per avere più informazioni.