Consigli per la prima visita del bambino dal pedodonzista

La prima visita odontoiatrica per il bambino: consigli utili

Il benessere dei tuoi denti è qualcosa che influisce sulla tua vita quotidiana dato che attraverso la bocca introduci le sostanze che sono necessarie per il tuo sostentamento giornaliero e un tuo sorriso luminoso e regolare, cambia il tuo aspetto estetico. L’importanza di avere denti sani è qualcosa che riguarda le persone adulte ma in particolare i più piccoli. Per questo la visita dal dentista del tuo bambino è un evento che deve essere valutato in maniera attenta. Evitare che tuo figlio affronti con timore il primo incontro con il dentista può essere fondamentale al fine di una corretta relazione con questa figura anche in età adulta. Oggi sono sempre di più gli studi dentistici come Odontobi, che pongono molta attenzione ai bambini con figure innovative come il Pedodonzista e suggerendo delle linee guida per effettuare un approccio della prima visita del bambino.

Scopri come affrontare la prima visita dal dentista per i bambini

La cura dei denti per il bambino

La pedodonzia è quella branca dell’odontoiatria il cui fine è quello di prevenire e curare le malattie dentali dei bambini. Il Pedodonzista è quindi un medico laureto in odontoiatria che si è specializzato nell’intervenire su pazienti specifici come i bambini in modo da poter migliorare l’approccio al mondo dei denti e intervenire con le cure più adatte. Per poter capire il ruolo del Pedodonzista basta considerare che nell’ambito della cura di un bambino vi è un medico specifico: il pediatra. La stessa cosa avviene nel caso del dentista.

Il pedodonzista e la sua importanza per i bambini

La figura del Pedodonzista nasce quindi con l’esigenza di effettuare il primo approccio di un bambino alla visita dal dentista nel modo più consono, senza lasciare nel suo animo, ansie e timori che possono influenzare il modo di porsi nei confronti di questo specialista anche in età adulta. Basta considerare che la maggior parte delle persone associa alla visita da un odontoiatra emozioni come timore e dolore, ciò che non si verifica per altri medici. Negli ultimi anni si è posta molta attenzione a introdurre negli studi dentistici soggetti specializzati a operare con pazienti pediatrici. Quasi il 22% della popolazione infantile compie la sua prima visita intorno a terzo o al quarto anno di età, da ciò la necessità di strutture come Odontobi, che hanno creato degli spazi adatti ai bambini, utilizzando medici specializzati in pedodonzia al fine di rendere la prima visita un evento che tutela la salute del bambino, ma con divertimento e allegria.
Ma perché è importante la figura del Pedodonzista? Di seguito elenchiamo alcuni aspetti.

  • Approccio pediatrico: come specialista nel sapere relazionare con i bambini, il Pedodonzista utilizza un linguaggio che è più consono a questa tipologia di paziente, creando un rapporto positivo nei confronti del tuo bambino e trasferendo fiducia e tranquillità sia attraverso i gesti che nel linguaggio. Grazie alla sua comprensione della psicologia infantile, si previene l’eventuale odontofobia, ovvero la paura del dentista.
  • Prevenzione e formazione: Il Pedodonzista è un dentista a tutti gli effetti e grazie al suo differente approccio con i più piccoli può intervenire al fine di formare le abitudini dei bambini, come lavarsi i denti, e utilizzare il modo corretto lo spazzolino, contribuendo alla prevenzione di malattie ai denti.
  • Abitudini corrette: interviene al fine di correggere comportamenti scorretti che possono influenzare la salute della bocca
  • Interventi: agisce direttamente con trattamenti al fine di evitare il determinarsi di abitudini scorrette o problematiche dentali, come può essere il bruxismo, oppure un non corretto posizionamento dei denti.

Consigli per la prima visita del bambino

Odontobi è una clinica dentistica che con i suoi 30 anni di esperienza ha posto sempre molta attenzione alla cura dei suoi pazienti e anche a quelli più piccoli. Di seguito elenchiamo alcune delle linee guida per far affrontare la visita con tuo figlio:

1) La scelta dell’odontoiatria: in primo luogo è fondamentale valutare il giusto studio. Sarà necessario che vi sia un reparto specializzato nel lavorare con pazienti pediatrici che si dovrà comporre di un Pedodonzista ma anche di personale che hanno le qualifiche per offrire un approccio positivo al bambino.

2) Prenotare la visita: la comunicazione con tuo figlio è importante. Quando prenoti la visita, fallo partecipe, in modo giocoso, e cercando di rendere l’evento non come una realtà eccezionale, ma qualcosa di normale come può essere andare a giocare al parco.

3) La sala d’attesa: far conoscere lo studio preventivamente può essere un buon espediente, dato che un bambino si troverà più a suo agio in un luogo familiari rispetto a un ambiente completamente nuovo. Far portare un gioco che lo faccia applicare, senza ovviamente disturbare gli altri pazienti, può essere molto utile al fine di far occupare il tempo a tuo figlio in modo divertente, e senza fargli riflettere sul mistero della visita.

4) Atteggiamento: cerca di mantenere sempre un atteggiamento tranquillo e allegro. È preferibile che sia solo un genitore ad accompagnarlo e non tutti e due in modo da non suscitare una particolare preoccupazione. Alcuni studi mettono a disposizione degli spazi riservati per i più piccoli, con sedioline, tavolini e alcuni giochi. Divertirsi con lui, può essere un buon modo per rilassarsi e trascorrere il tempo di attesa.

5) Il sedersi in poltrona: alla prima visita è normale accompagnare il piccolo all’interno dello studio. Ma successivamente è preferibile lasciarlo alle cure del dentista e attendere fuori la porta. Una volta seduto sulla poltrona, spiegare ciò che avverrà punto per punto sarà un’ottima prassi che puoi effettuare, aiutando il Pedodonzista a far conoscere meglio l’evento al piccolo ometto.

6) Serietà e gioco: in ogni caso è importante che la visita sia comunque una forma di gioco per il piccolo a cui puoi alternare un pizzico di serietà, per responsabilizzarlo, ma senza esagerare.

Dentista per bambini a Tradate e Gorla Minore

Cerchi un centro di odontoiatria pediatrica specializzato? Odontobi, vicino a Tradate e Gorla Minore, è un centro con pedodonzisti esperti, per le cure dentali dei più piccoli.

Gengivite ormonale

La tua bocca ogni giorno viene a contatto con cibi di ogni genere, gustosi sì, dolci o salati ma depositano sui tuoi denti e sulle tue gengive tartaro e placca in quantità illimitate. Placca e tartaro non donano molto al tuo sorriso, i tuoi denti, infatti, perdono il proprio bianco bagliore al punto di sembrare giallastri, opachi, spenti. Ti consiglio di lavare i denti dopo ogni pasto, anche dopo che avrai bevuto bibite di qualsiasi genere, perchè in esse c’è sempre un alto contenuto di zuccheri che si depositano senza pietà sui tuoi denti.

Una perfetta igiene orale potrà prevenire forme più o meno gravi di malattie parodontali.

Gengivite parodontale

La gengivite parodontale è il primo campanello d’allarme che precede la malattia parodantale. Questa è una malattia seria, da non trascurare e da prendere molto in tempo altrimenti potrà portare alla perdita dei denti interessati.

La malattia parodontale interessa tutta la zona del parodonto ed è chiamata, anche, piorrea o parodontite.

Cosa è il parodonto?

Il nostro corpo è perfetto in ogni sua forma, funziona in maniera precisa ed è affascinante conoscere ogni meccanismo delle sue funzioni.

In questa meraviglia anche il dente ha una sua struttura: esso è sostenuto dall’osso a cui è ancorato tramite la gengiva. È inserito nell’osso tramite la sua radice e il suo cemento.

Questa struttura forma il parodonto.

Igiene del parodonto

Usa un buon spazzolino per i tuoi denti; spazzola con movimenti circolari ogni dente, soffermandosi quasi a massaggiare le gengive. Ovviamente il tuo dentifricio dovrà essere di ottima qualità: prediligi uno che non abbia coloranti e che sia del tutto a base naturale. Devi sapere, però, che non è sufficiente un’igiene orale quotidiana casalinga con lo spazzolino da denti manuale o elettrico, anche se eseguita in maniera meticolosa, per eliminare placca e tartaro, perché entrambi s’infiltrano nel tessuto sottogengivale, o negli spazi dove risulta difficile arrivare con qualsiasi spazzolino, creando delle sacche infette tra le gengive e il dente. Oltre a ciò i tuoi denti possono essere attaccati da carie insistente, noiosa e difficile da debellare. Dai primi sintomi di denti dondolanti, d’infiammazione gengivale e di sanguinamento senza motivo, di dolore ai denti e alle gengive, il passo dalla gengivite verso la malattia parodontale è molto breve. La parodontite o malattia parodontale, se trascurata, porta alla perdita del dente in maniera irrimediabile.

Cause della gengivite

Appena compare la gengivite è assolutamente necessario intervenire e recarsi dal proprio dendista o ortodontista che valuterà il tipo di terapia da seguire.

Non occorre trascurare in nessun modo una gengivite iniziale perché la sua cronicizzazione potrà scaturire in parodontite dove il solco gengivale si ritrae a causa di una forte infezione, fa allontanare il dente, si crea tra gengiva e dente la sacca parodontale dove si accumula la placca.

La placca aumenta, con residui di cibo, batteri, materiale organico, si accumula, si calcifica e si trasforma presto in tartaro trasformando quell’iniziale fastidio in un’infiammazione batterica delle gengive con successivo gonfiore.

Tale infiammazione si potrebbe potrarsi al parodonto, alla radice del dente, fino ad arrivare all’osso alla base del dente.

Ecco che una gengivite sottovalutata e non curata indebolisce il dente al punto di farlo cadere.

Altre cause della gengivite

La gengivite ormonale

Da quanto evidenziato potrà sembrare che le cause della gengivite sono soltanto di natura batterica ma non è proprio così.

Spesso uno spazzolamento troppo energico, per la pulizia casalinga, potrebbe causare infiammazione.

Ci sono anche dei fattori di rischio che possono sicuramente favorire l’insorgere della gengivite.

La causa numero uno è il fumo. E qui si può tranquillamente prevenire con un uso moderato di tabacco e sigarette e con un controllo periodico dal dentista.

Tra le cause, invece, meno controllabili, ci sono i fattori ormonali.

Durante la pubertà, infatti, in presenza di importanti fluttuazioni ormonali, possono insorgere gengiviti di entità consistente.

La donna, in particolare, ne è affetta, durante i suoi periodi della vita: dalla pubertà alle fasi del ciclo mestruale, dall’uso di pillole contrattive, alle gravidanze e persino alla menopausa.

In letteratura medica è noto che l’oscillamento di estrogeni e progesterone influenza il parodonto.

E per la donna, sia intorno al ciclo mestruale che nei suoi vari periodi, rapprensenta una causa per l’infiammazione delle gengive con conseguente gengivite.

La gravidanza è un altro periodo critico poiché compare un incremento consistende di progesterone che influenza notevolmente eventuali infiammazioni gengivali.

Anche la menopausa per la donna è un momento delicato per le gengive poiché possono sorgere alterazioni del gusto e sensibilità ai cibi con alterazione della percezione di alcuni gusti (cibi dolci).

Attenzione alla gengivite

Le cause esposte servono come indicazioni per una corretta prevenzione.

Anche se la gengivite molto spesso è asintomatica, è necessario conoscere il proprio corpo e prendersene cura.

La salute della bocca, spesso trascurata, è quella che, invece, dovrebbe essere spesso nei tuoi pensieri.

Igiene orale Senza paure inutili o timori immotivati, rivolgiti a un professionista odontoiatrico che saprà indirizzarti sul tipo d’igiene orale adatta a te.

Laser e igiene orale Il tuo odontoiatra è un professionista del settore e con molta sicurezza ti consiglierà il metodo più adatto per la tua igiene orale e andrà a eliminare ogni traccia di placca, tartaro o batteri dalle tue gengive e dai tuoi denti. Sarà il tuo dentista a valutare quante sedute dovrai effettuare per una completa igiene e per prevenire la gengivite, anche se ti consiglio di essere molto assiduo nelle visite al suo studio.

Come viene eseguita l’igiene orale Una corretta igiene orale viene eseguita in più passaggi per rimuovere tartaro e placca accumulati sulla superficie dei denti, nelle gengive e negli spazi interdentali. La laserterapia in questi casi è molto efficiente ed efficace poichè le moderne tecnologie hanno prodotto dei macchinari potenti e precisi. L’igiene orale così eseguita non risulta dolorosa o fastidiosa ma viene ricordato come un buon momento per la salute dei denti e della persona.

Una bocca da baciare L’igiene orale professionale ti regalerà una bocca dal sorriso perfetto e splendente. Quando avrai terminato il tuo trattamento, potrai dire di aver effettuato una prevenzione soddisfacente per la formazione di carie e placca, per la comparsa della parodontite e per allontanare soprattutto gengiviti e sanguinamenti.

Piorrea alveolare, cos’è e come curarla

La piorrea alveolare è una patologia dentaria che coinvolge i tessuti parodontali, ossia tutti quei tessuti deputati alla conservazione dell’integrità degli organi responsabili della masticazione e al mantenimento del dente in adesione rispetto alla struttura ossea adiacente.

In modo particolare, il tessuto parodontale maggiormente intaccato da questa condizione patologica è senza dubbio l’alveolo dentario, ossia una cavità presente a livello osseo deputato ad accogliere la radice dentale e di connetterla ai nervi e ai vasi sanguigni presenti nell’osso mascellare.

Questa patologia potrebbe degenerare in condizioni patologiche disastrose sia dal punto di vista fisico che psicologico, inducendo la progressiva caduta del dente e provocando sintomi che potrebbero compromettere lo stile e la qualità di vita del paziente: nel caso di piorrea alveolare potrebbe infatti verificarsi la comparsa di pus o di segni visibili sul dente, alitosi persistente e caducità dentale prematura.

Piorrea alveolare: cause

Nella maggior parte dei casi clinici, la piorrea alveolare trova la sua eziologia come condizione degenerativa di una precedente gengivite: in questo caso, un accumulo anomalo di batteri a livello del colletto dentario, potrebbe causare arrossamenti e gonfiori anomali nella gengiva, creando specifiche zone proliferative per microorganismi e agenti patogeni chiamate focolai infiammatori.

Se una gengivite batterica non viene trattata secondo le cure opportune, i focolai proliferativi presenti a livello gengivale potrebbero degenerare in condizioni cliniche più severe, provocando il progressivo ritiro della gengiva, con apparente allungamento del dente e scopertura parziale della radice dentale.

Una delle cause principali della piorrea alveolare trova principale riscontro nelle cattive abitudini del paziente: un’igiene orale scarsa o addirittura assente favorisce l’accumulo, a livello dentale, di frammenti di cibo e residui della masticazione giornaliera. Questi frammenti organici, se non accuratamente eliminati attraverso le consuetudinali pratiche di igiene orale, potrebbero attuare processi fermentativi e causare infezioni orali di variabile entità.

Spesso si pensa che le patologie dentarie più gravi e visivamente più severe come la piorrea alveolare siano incurabili: in realtà è semplicemente necessario intervenire in maniera opportuna, rivolgendosi il prima possibile a personale tecnico specializzato, in modo da poter attuare una terapia mirata e repentina, per poter sperare di riuscire a ripristinare la completa salute del dente e della gengiva.

Piorrea alveolare: sintomi

Nel caso di intervento errato o non tempestivo, il focolaio infiammatorio potrebbe progressivamente invadere lo spazio alveolare, provocando una proliferazione incontrollata di batteri e agenti patogeni: questo provocherebbe sintomi e conseguenze disastrose che potrebbero condurre il paziente alla completa decalcificazione e alla caduta spontanea del dente interessato.

Alcuni dei sintomi più comuni, tipici e significativi della piorrea alveolare sono:

  • Forte sensazione dolorifica a livello dentale e gengivale
  • Infiammazione, gonfiore e frequente sanguinamento delle gengive 
  • Allungamento apparente della superficie dentaria 
  • Elevata sensibilità del dente a eventuali sbalzi di temperatura
  • Mobilità dentaria immotivata 
  • Alitosi persistente

É fondamentale che la presenza di uno di questi sintomi incoraggi il paziente a rivolgersi a un medico specializzato, in modo che lo stesso possa provvedere all’eventuale rimozione delle placche batteriche per evitare che la condizione patologica possa degenreare in maniera irreversibile.

Piorrea alveolare: cura

La cura della piorrea alveolare è da stabilirsi in sede di visita specialistica e risulta completamente proporzionale allo stato di gravità ed avanzamento della patologia.

Oltre alla scelta della cura da parte del medico, è di fondamentale importanza che il paziente comprenda di dover modificare e apporre cambiamenti radicali alle proprie pratiche igieniche: solo in questo modo si potrà prevenire la comparsa di ulteriori infezioni e patologie dentarie, in modo da non vanificare le cure mediche appena ricevute.

Le cure principali attuabili nel caso di piorrea alveolare sono:

  • L’intervento ortodontico nel caso di malocclusioni o ascessi che potrebbero rappresentare la causa della patologia
  • L’asportazione delle parti dentali e gengivali compromesse in modo da favorire il ripristino e la rigenerazione dei tessuti
  • La rimozione tramite chirurgia laser della placca e degli accumuli batterici presenti all’interno delle cavità alveolari

Igiene orale in gravidanza: linee guida

Salute dei denti ed igiene orale in gravidanza

Probabilmente dalla saggezza popolare avrai sentito qualche volta il celebre detto “ogni figlio, un dente”. Il significato tramandato da questa laconica frase è che la donna che va incontro ad una gravidanza rischia di sacrificare un dente durante la stessa o in fase di allattamento. Ma quanto c’è di vero in questa impietosa equazione?

Come spesso capita con le storie di origine popolare, un piccolo fondo di verità viene ingigantito. Devi considerare inoltre che il cambiamento di condizioni igieniche e stile di vita dei nostri giorni, varia drasticamente la situazione rispetto ai tempi delle nostre nonne.

Se aspetti un bimbo e questo detto ti ha sempre intimidito, non preoccuparti, ma continua a leggere questa guida per poter capire quanto ci sia effettivamente di fondato o meno e a cosa prestare concretamente attenzione in questa delicata fase della tua vita.

Ciò che non bisogna prendere sottogamba è il fatto che effettivamente esistano dei potenziali rischi per la salute di mamma e bambino legati al trascurare l’igiene orale. Pericoli che è possibile evitare del tutto con una visita regolare dal dentista, qualche accorgimento e la pulizia giornaliera.

Cosa cambia nell’igiene orale in gravidanza

Fra i numerosi cambiamenti fisici che la gravidanza comporta, sia per la natura stessa di questo evento che per l’imminente allattamento, solitamente si verifica un maggior dispendio di calcio nell’organismo. In certe donne la cosa può tradursi nell’insorgenza di osteoporosi e problemi relativi alla salute delle ossa fra cui anche dei denti.

Le cosiddette odontostomatologie sono quindi disturbi più o meno gravi che accompagnano purtroppo questo momento in maniera quasi del tutto naturale. Aumentano ad esempio la comparsa di gengiviti, ossia infezioni e conseguenti sanguinamenti gengivali con l’effetto si una sensibilità dentaria aumentata e una potenziale diminuzione della voglia di lavare correttamente i denti.

Trascurare questo genere di disturbi etichettandoli come normale problema della gravidanza è però un errore, alcune gengiviti potrebbero evolversi in parodontite, una fra le cause dirette della potenziale perdita di uno o più denti, o peggio in piorrea. Vi sono anche associazioni preoccupanti fra la parodontite e il rischio di infertilità femminile.

Oltre al maggiore assorbimento di calcio, durante la gravidanza si verifica un effetto di vasodilatazione generale per consentire una maggiore circolazione sanguigna e la cosa influisce negativamente sulle gengive, contribuendo ad aumentarne gonfiore e arrossamento. Anche questo può diventare dunque uno dei fattori che aiutano elementi come la placca batterica a far insorgere gengiviti con tutti i disturbi del caso (escrescenze gengivali, ascessi ecc).

Altro elemento che diventa concausa dei problemi dentali in gravidanza è la presenza di sbalzi ormonali capaci di influenzare negativamente il sistema immunitario rendendolo temporaneamente più debole.

Se hai notoriamente delle predisposizioni alle patologie delle gengive, carie e infezioni orali, in questa fase della vita ricorda che sei maggiormente esposta e che il rischio non è esclusivamente relativo alla perdita di qualche dente, ma anche purtroppo alla salute del nascituro e al corretto svolgimento della gravidanza e del parto.

Si tratta insomma di rischi seri, che non devono significare l’abbandonarsi al panico o scoraggiarti, ma portarti ad una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’igiene orale e controlli più frequenti.

Linee guida sulla corretta igiene orale in gravidanza

Ora che hai avuto modo di comprendere i rischi, ecco dunque come ridurli concretamente. Prima di tutto pianifica una visita col dentista già dal 2° e 3° mese. Oltre a curare eventuali carie e rimuovere la placca, il dentista si assicurerà di verificare la presenza di tasche parodontali rilevanti, oltre allo stato generale di salute delle gengive.

Salvo problematiche che potrebbero richiedere una seconda visita come infezioni, sanguinamenti o dolori gengivali, il secondo controllo viene effettuato solitamente all’8° mese. Ciò che invece puoi fare attivamente tu è curare l’igiene orale puntualmente.

Per una corretta igiene orale quotidiana a casa, denti vanno spazzolati due volte al giorno per due minuti con uno spazzolino a setole morbide, e puliti correttamente col filo interdentale. Il collutorio può inoltre aiutare a ridurre la comparsa della placca. Assumere del fluoro, come integratore o tramite semplice acqua minerale, dentifrici e collutori può essere un aiuto utile a rinforzare i denti.

Se ami le cingomme, quelle senza zucchero a base di Xilitolo possono essere una buona scelta, ma senza eccedere nel consumo. Devi inoltre prestare attenzione anche all’alimentazione e la scelta adeguata dei cibi, assicurandoti di assumere sufficiente vitamina C (da agrumi, kiwi e pomodori ad esempio), ma anche D ed A.

Stesso discorso vale per la corretta assunzione di ferro e calcio, in particolare il secondo visto l’aumento del suo fabbisogno che, durante la gravidanza, arriva fino a 1500mg al giorno. Cosa non devi fare invece? Fumare, né attivamente né passivamente in qualunque fase di gravidanza e allattamento: i danni causati al feto e al cavo orale, con incrementi significativi nel rischio di contrarre parodontiti non possono essere accettati.

Odontobi informa: Congressi e Workshop di Gnatologia.

In ambito odontoiatrico si sente sempre più spesso parlare di gnatologia, una disciplina che ha preso piede negli ultimi anni, focus di tanti workshop e convegni. Sai di cosa si tratta?

In questo articolo ti forniremo una breve panoramica sulla materia, approfondiremo il significato di gnatologia e ti forniremo date e indicazioni sui prossimi congressi e workshop di gnatologia, qualora tu fossi particolarmente interessato all’argomento.

Gnatologia: cosa si intende

La gnatologia è quella branca della medicina che studia le funzioni della mandibola: la masticazione, la deglutizione, la funzione fonatoria e la funzione posturale.

Obiettivo di tale disciplina medica, la quale sta trovando terreno fertile in questi ultimi anni, è diagnosticare alcune patologia non comuni principalmente in due modi:

 

  • verificando se i problemi riscontrati da un potenziale paziente possono dipendere dalla malocclusione;

 

  • indagando sulla relazione mandibola / cranio, analizzandone il funzionamento e le problematiche correlate.

 

Ti starai chiedendo: a quali patologia si sta facendo riferimento?

Gnatologia: le principali patologie

La gnatologia tratta diverse patologie, più o meno comuni, che hanno trovato nuove soluzioni e cure grazie al riconoscimento e all’analisi attraverso un nuovo punto di vista medico.

Le patologie principali prese in esame dalla gnatologia sono:

 

  • il blocco della mandibola, ovvero la difficoltà di un paziente di aprire e chiudere la bocca senza dolore o fatica;

 

  • il digrignamento dei denti, determinato da un’eccessiva, per certi versi incessante, attività della mandibola;

 

  • la cefalea, ovvero quelle forti emicranie che interessano spesso in alcuni pazienti l’intero cranio;

 

  • gli acufeni, cioè quei fischi o ronzii particolarmente fastidiosi che alcuni pazienti percepiscono nell’orecchio.

 

Vista la popolarità che la materia ha raggiunto in questi ultimi anni tra i dentisti, affascinati oltre che dalla voglia di sapere di più, di informarsi, anche dall’opportunità di poter offrire ai propri Clienti nuove possibili soluzioni ai loro problemi, vengono di frequente organizzati congressi e workshop di gnatologia.

Durante queste manifestazioni, non sempre ristrette ai professionisti del settore ma aperte al pubblico, è possibile informarsi, entrare in contatto con altri professionisti, confrontarsi e stringere relazioni importanti.

Di seguito, date e indicazioni sui prossimi Congressi e Workshop di Gnatologia.

Congressi e Workshop di Gnatologia

Congressi e Workshop di Gnatologia se ne tengono molti. Gli appuntamenti sono frequenti e ognuno di essi ha un suo risvolto interessante. Fidati!

Di seguito, potrei prendere visione di alcuni dei prossimi eventi a tema gnatologia che si svolgeranno in Italia.

Il 4 e il 5 ottobre si terrà a Roma l’evento ‘Gnatologia Riabilitativa Interdisciplinare e Discipline Mediche e Paramediche afferenti’, durante il quale verranno presi in esame i disturbi temporomandibolari tramite osservazioni che prendono in esame diversi aspetti diagnostici e terapeutici, partendo dall’approccio gnatologico per arrivare a quello di materie come la fisioterapia, l’osteopatia e l’odontotecnica, le quali possono offrire una visione molto più ampia della problematica.

Il 25 e il 26 ottobre si terrà a Parma il Congresso nazionale ‘Occlusion and Friends’, un’occasione imprtante per confrontarsi con relatori esperti ed importanti e ascoltare testimonianze e risultati di sperimentazioni molto interessanti.

Un altro evento importante è quello che si terrà a Torino il 15 e il 16 novembre ‘Gnatologia Interdisciplinare Avanzata e Condilografia’. Nel corso del congresso verranno presi in esame i vari aspetti della gnatologia e i passi aventi che la ricerca ha fatto in questi anni e la codilografia, ovvero l’analisi e la registrazione dei movimenti mandibolari, come strumento per verificare il buon esito della terapie.

Conclusione Quelli sopra riportati sono solo alcuni dei congressi, giornate di studio e workshop in cui è possibile avvicinarsi alla gnatologia e muovere i primi passi in questa disciplica che , come detto, sta conquistando un pubblico sempre più ampio.

Per saperne di più, inoltre, e rimanere informato sui prossimi eventi ti consigliamo di seguire l’Associazione Italiana di Gnatologia. Nata nel 1990 per iniziativa di un gruppo di professionisti, l’Associazione Italiana di Gnatologia ha come obiettivo primario quello di favorire la diffusione di questa disciplina, farla conoscere anche ai non addetti ai lavori e incentivarne la pratica clinica.

Come gestire le carie dell’infanzia

Come trattare le carie: i consigli del dentista pediatrico

Ci sono molto casi di bambini che presentano delle carie (circa il 22% dei bambini sotto i 4 anni hanno una carie), spesso legati ai denti da latte che essendo più fragile, si danneggiano più facilmente.
Ci sono 5 fattori che aumenta l’incidenza:

  • Ambiente sociale,
  • Genetica,
  • Abitudini Alimentari,
  • Igiene,
  • Ambiente fisico.

Inoltre da uno studio si è arrivato a conclusione che vi è un nesso tra Allattamento e Carie, soprattutto per coloro che assume piccoli pasti e frequenti durante giorno e notte e prolungate nel tempo.

Per curare e, soprattutto, prevenire le carie dei più piccoli è fondamentale rivolgersi a un buon dentista pediatrico.

Come affrontare la visita dentistica

La prevenzione rimane il sistema più sicuro, Una corretta e costante pulizia dei denti nei bambini deve essere la priorità, in genere fino ai tre anni questo compito e demandato ai genitori, che man mano deve rendere autonomo il bambino, purtroppo alcune volte questo non basta e c’è sempre il bisogno l’intervento del dentista, ma non sarà facile intervenire su un bambino, la paura, l’ansia, il non sapere cosa gli aspetta, tutti fattori negativi che rende difficile anche il compito del professionista. Tuttavia bisogna dire che spesso vi è la tendenza da parte dei bambini di avere un comportamento oppositivo, quindi molto dipende dai genitori stessi per avere le giuste abitudine. Anche la psicologia applicata nel ramo Adolescenziale prevede che le paure dei più piccoli si affrontano cercando di instaurare un clima di fiducia, solo attraverso la fiducia di un bambino è possibile intervenire. Un tipo di contatto fatto da esempi e giochini, ogni operazione va spiegata e il bambino tranquillizzato. Nello stesso tempo il professionista deve essere veloce, interventi lunghi non saranno sopportati dal minore. Si consiglia sempre chiamare il dottore per nome, é importante che sia un evento piacevole e per i più piccoli, andare a divertirsi vanno sempre volentieri, se poi si sono trovati bene la volta precedente, ci torneranno volentieri la prossima. Anche il distacco aiuta, cioè dopo la prima visita è buona cosa aspettare fuori dallo studio, dare fiducia al medico, tende ad avere maggior fiducia al bambino, proprio come accade a scuola.

Prevenzione delle carie nei bambini

Una soluzione si era trovata dall’uso del fluoro, che aveva effetti benefici sulla prevenzione delle carie stesse, ma da uno studio il Fluoro è stato inserito tra le sostanze Neurotossiche, che quindi danneggiano il tessuto cerebrale, maggiormente durante la crescita, quindi nei bambini possono provocare un rallentamento del QI (Quoziente intellettivo). Questo non deve destare preoccupazioni, o facili allarmismi, la quantità di Fluoro presente nell’acqua o dentifrici, sono in quantità minime e pur accumulandosi negli anni potranno dare difficilmente effetti collaterale.

Una corretta prevenzione potrà essere fatta quotidianamente con il lavaggio dei denti con spazzolino e dentifricio, mentre è buona norma che periodicamente a partire dal 18° mese di vita vengano programmate delle visite odontologiche specialistiche. Le carie in Età scolare non sono rare, anche se legate ad abitudini scorrette, come in parte detto prima. Si deve scegliere un medico specialista, che sia capace di instaurare un dialogo e collaborazione, con il bambino ma anche con i genitori, che di solito vanno addestrati per continuare le eventuali cure anche a casa.

Un aspetto importante è che il bambino non associ la visita odontoiatrica ad un problema, dolore o fastidio dei dentini e per riuscire in questo è importante che si interviene precocemente e si deve tener presente che i denti da latte hanno la stessa importanza di quelli permanenti, infatti i denti da latte possono durare fino ai dodici anni e sono importanti per il corretto posizionamento e crescita di quelli permanenti, Per cui la loro cura deve essere di uguale importanza.

Una procedura senza l’uso di puntura per l’anestesia e che viene utilizzata in alcuni studi odontoiatrici, riguarda il “soffio di ozono”, una procedura indolore per la cura delle carie, infatti l’Ozono ha la proprietà di uccidere i battere che causano le carie e aiuta la difesa naturale del dente. Anche in presenza di piccole carie è possibile usare questa soluzione, che ha anche un effetto riparativo, mentre per le carie più profonde bisogna ricorrere ad una pratica tradizionale.

Dentista per bambini a Borgomanero e Sesto Calende

Cerchi un dentista per bambini di fiducia? Odontobi, a pochi chilometri da Sesto Calende e Borgomanero, è il centro con professionisti specializzati nella cura dei denti dei bambini.

Uso del laser dentale per l’igiene orale: come funziona?

Il laser odontoiatrico

Lo sai che se entri in uno studio odontoiatrico e senti parlare di laserterapia, il tuo odontoiatra utilizza tecniche avanzate, aggiornate e di alto livello? Non pensare che il tuo dentista ti proporrà di utilizzare gli accessori laser dei supereroi giapponesi Mazinga Z o Goldrake o di Guerre Stellari, piuttosto aspettati che lui utilizzi la tecnica più all’avanguardia per la cura e la prevenzione di ogni tipo di patologia orale. Ti assicuro che attualmente, per la prevenzione e la cura di ogni tipo di patologia orale, il laser è la tecnica più all’avanguardia presente e utilizzata dai migliori professionisti del settore.

Ho paura della parodontite

La tua bocca ogni giorno viene a contatto con cibi di ogni genere, gustosi sì, dolci o salati ma depositano sui tuoi denti e sulle tue gengive tartaro e placca in quantità illimitate. Placca e tartaro non donano molto al tuo sorriso, i tuoi denti, infatti, perdono il proprio bianco bagliore al punto di sembrare giallastri, opachi, spenti.

Ti consiglio di lavare i denti dopo ogni pasto, anche dopo che avrai bevuto bibite di qualsiasi genere, perchè in esse c’è sempre un alto contenuto di zuccheri che si depositano senza pietà sui tuoi denti. Usa un buon spazzolino per i tuoi denti; spazzola con movimenti circolari ogni dente, soffermandosi quasi a massaggiare le gengive.

Ovviamente il tuo dentifricio dovrà essere di ottima qualità: prediligi uno che non abbia coloranti e che sia del tutto a base naturale. Devi sapere, però, che non è sufficiente un’igiene orale quotidiana casalinga con lo spazzolino da denti manuale o elettrico, anche se eseguita in maniera meticolosa, per eliminare placca e tartaro, perché entrambi s’infiltrano nel tessuto sottogengivale, o negli spazi dove risulta difficile arrivare con qualsiasi spazzolino, creando delle sacche infette tra le gengive e il dente.

Oltre a ciò i tuoi denti possono essere attaccati da carie insistente, noiosa e difficile da debellare Dai primi sintomi di denti dondolanti, d’infiammazione gengivale e di sanguinamento senza motivo, di dolore ai denti e alle gengive, il passo verso la malattia parodontale è molto breve. La parodontite o malattia parodontale, se trascurata, porta alla perdita del dente in maniera irrimediabile.

La placca batterica, questa sconosciuta

La placca batterica si forma da tutti quei residui di cibo, batteri, cellule morte e residui organici e trova il suo habitat nella tua bocca. Sembra, quasi, un agglomerato appiccicoso sui tuoi denti: a volte riesci a debellarla ma spesso è così ben attaccata ai denti che non è possibile eliminarla manualmente. Non puoi eliminare per nulla, invece, il tartaro: per la sua scomparsa ti devi affidare a un professionista.

Igiene orale Senza paure inutili o timori immotivati, rivolgiti a un professionista odontoiatrico che saprà indirizzarti sul tipo d’igiene orale adatta a te.

La laserterapia

Oggi i professionisti più all’avanguardia con le tecniche ortodontiche utilizzano la laserterapia poiché l’utilizzo del laser porta notevoli miglioramenti nella prevenzione e cura di varie malattie del cavo orale e parodontiche. L’uso degli strumenti legati al laser è molto comune in quanto esso non è invasivo, riduce qualsiasi disagio o effetto collaterale legato a tecniche ormai obsolete, non necessità dell’uso dell’anestesia, riduce al minimo, fino ad annullare, infezioni di batteri. Il laser, con il suo raggio luminoso, è utilizzato al posto del bisturi, con la sua potenza, precisione e qualità porta a degli interventi ben riusciti, dove il post operatorio risulta molto breve e i risultati sono ottimi.

Laser e igiene orale

Il tuo odontoiatra è un professionista del settore e con molta sicurezza ti consiglierà per la tua igiene orale il laser e i suoi componenti che, con una precisione estrema, andrà a eliminare ogni traccia di placca, tartaro o batteri dalle tue gengive e dai tuoi denti. Con il raggio luminoso dell’apparecchio laser vedrai l’efficacia di diversi trattamenti, tra cui lo sbiancamento dentale che ti regalerà un sorriso a trentadue denti. Sarà il tuo dentista a valutare quante sedute dovrai effettuare per una completa igiene, anche se ti consiglio di essere molto assiduo nelle visite al suo studio.

Come viene eseguita l’igiene orale

L’igiene orale professionale viene eseguita in più passaggi per rimuovere tartaro e placca accumulati sulla superficie dei denti, nelle gengive e negli spazi interdentali. Tutto ciò effettuato con i laser e la varia strumentazione in uso nello studio medico. La laserterapia in questi casi è molto efficiente ed efficace poichè le moderne tecnologie hanno prodotto dei macchinari potenti e precisi. L’igiene orale così eseguita non risulta dolorosa o fastidiosa ma viene ricordato come un buon momento per la salute dei denti e della persona.

Una bocca da baciare

L’igiene orale professionale con l’uso del laser ti regalerà una bocca dal sorriso perfetto e splendente. Quando avrai terminato il tuo trattamento, potrai dire di aver effettuato una prevenzione soddisfacente per la formazione di carie e placca, per la comparsa della parodontite e per allontanare gengiviti e sanguinamenti. Il trattamento laser che avrai eseguito ti renderà i denti lucidi e sbiancati da quel giallore che non potevi più guardare allo specchio: essi risulteranno robusti e sentirai meno quella sensibilità al freddo che ti faceva rabbrividire. Ma se vuoi contrastare definitivamente l’infiammazione gengivale e prevenire qualsiasi altro insorgere tartaro, ti ricordo ancora il mio consiglio: visita più spesso il tuo dentista!

Hai ancora paura del laser?

Gli impianti zigomatici nella terapia delle gravi atrofie dei mascellari

A causa dell’aumento della vita media, si sono diffuse sempre più tutte quelle problematiche che prima colpivano solo una fortunata nicchia di persone che riusciva a superare di gran lunga la vita media.

Per tale ragione è stato necessario utilizzare metodiche innovative, in grado di risolvere tutte le problematiche presenti, in particolare in ambito dentale, visto e considerato che la vita media dei denti sani e funzionali, non riesce a coprire la durata media della vita.

Per tale ragione sono nate le protesi dentali, in grado di ridare letteralmente il sorriso a numerose persone. Anche in caso di gravi atrofie dei mascellari, sarà possibile posizionare degli impianti zigomatici, in modo tale da risolvere il problema dei soggetti edentuli.

In questo modo, il disagio alimentare e sociale è ridotto al minimo, e qualora fosse il tuo caso, la qualità della vita ne gioverebbe moltissimo, migliorando decisamente le tue giornate.

Perché utilizzare gli impianti zigomatici? Purtroppo vi è una metodica, il cosiddetto inserimento implantare, che non è un’operazione semplicissima da attuare, infatti andrebbe prima effettuato un prelievo osseo da sede extra-orale, ad esempio la cresta iliaca, oppure la calvaria, per poi procedere a numerosi interventi di chirurgia ricostruttiva. Si può dire che è una tipologia di intervento che a posteriori non rifaresti mai, sapendo cosa potresti passare.

In questo modo, invece, grazie all’utilizzo di impianti zigomatici, si può sostituire la classica chirurgia ricostruttiva, impegnativa sia dal punto di vista dell’attuazione, sia per tutto l’iter che ne consegue. La tua ripresa sarebbe rapida, la fatica e l’impegno, minori.

Con gli impianti zigomatici, si può sfruttare l’osso zigomatico per ancorare a quest’ultimo degli impianti, appunto gli impianti zigomatici, riducendo al minimo il numero di operazioni, così come il prezzo e soprattutto l’impegno descritto precedentemente (e quindi il tuo tempo di ripresa, il disagio fisico e psicologico, e tutto ciò che ne consegue).

Come funziona? Gli impianti zigomatici possono essere applicati attraverso due metodiche. Queste possono essere intra- od extra-sinusali, in base al fatto che l’ancoraggio dalla cresta alveolare all’osso zigomatico avvenga passando tramite il seno mascellare. In alcuni casi è possibile effettuare entrambe le metodiche sullo stesso paziente, quindi con un lato differente dall’altro, in base all’anatomia del soggetto in questione.

Ovviamente non viene deciso in maniera casuale, ma avviene attraverso la creazione di modellini chiamati ‘stereolitografici’ in grado di generare un perfetto clone della tua ossatura mascellare. In questo modo sarà possibile considerare tutte le variabili del caso, in base alla dimensione degli impianti oppure in base alla posizione che assumeranno.

Basti pensare che il modellino stereolitografico è cosi preciso, che è possibile effettuare un finto intervento virtuale sul modellino, in modo da ‘prepararsi’ al meglio per replicarlo su di te, minimizzando i rischi e agevolando i vari passaggi.

Infatti è possibile valutare quali strumenti è meglio utilizzare nel tuo caso, in base agli spazi presenti, oppure è possibile valutare anche la lunghezza degli impianti, e così via. In pratica si preparano a tutto, al fine di ottimizzare ogni cosa.

Ovviamente è necessario fare un‘anestesia generale, a cui verrà associata necessariamente un’intubazione che dal naso raggiunge la trachea.

Quindi vengono inseriti, in seguito all’intervento, due impianti zigomatici angolati di discreta lunghezza, in modo da ancorare ogni emiarcata, più altri 4 impianti verticali (dritti), che andranno davanti.

Quindi si può riadattare la protesi del paziente immediatamente su questi impianti appena montati. Ovviamente quest’ultima (la vecchia protesi) non sarà definitiva, ma semplicemente temporanea, per circa sei mesi, il tempo necessario a un corretto rimodellamento e adattamento osseo.

Dopo sei mesi, invece, si potrà realizzare una protesi definitiva ancorata a questi impianti, che definitivamente risolverà i tuoi problemi.

Conviene farlo? Se stai cercando questo argomento, un motivo c’è, ovvero che ti è necessario e che potrebbe risolvere ogni tuo problema. Dal punto di vista pratico, i costi sono inferiori, così come il tempo per la realizzazione dell’impianto.

Da non sottovalutare, inoltre, tutto lo stress psico-fisico dell’altro intervento, con numerose operazioni, e un processo di guarigione decisamente più impegnativo.

Tutti gli elementi convergono nella migliore soluzione degli impianti zigomatici, qualora si soffra di gravi atrofie dei mascellari.

La scelta è ovviamente soggettiva, ma considerando tutti gli elementi di valutazione, si può considerare questa nuova metodica, una soluzione migliore da ogni punto di vista, oltre che più rapida ed economica.

Inoltre, in poco tempo (sei mesi totali) avrai un impianto definitivo che ti permetterà di tornare a mangiare, sorridere e soprattutto di non sentirti più a disagio in qualsiasi situazione, risolvendo il problema delle atrofie dei mascellari in modo semplice e veloce, considerando anche che prima di questi sei mesi, sarà possibile usufruire della vecchia protesi tranquillamente.

Gengivite: può essere causa di diabete

Anche se può risultare strano, vi è una correlazione diretta fra malattie gengivali e diabete (e viceversa).

Chi accusa di frequente problemi orali e gengivali (anche gravi, come ad esempio una periodontite), può rischiare fino a due volte di più di andare incontro a diabete (si parla in questo caso di diabete di tipo 2). Nella situazione opposta, un diabetico di tipo 2, rischia fino a tre volte di più problemi gengivali o dei tessuti circostanti, rispetto a chi non è diabetico.

Purtroppo è una sorta di circolo vizioso, che non si può risolvere del tutto (anche perché il diabete può essere trattato, ma non curato), ma in cui si può intervenire per mantenere stabile la situazione, evitando ulteriori rischi per gengive e denti. Per tale ragione dovresti far controllare i denti abbastanza di frequente.

Correlazione tra diabete e gengivite

Come ben noto alla maggior parte delle persone, quando si hanno livelli di glicemia alti, come nel caso del diabete, vi è maggiore rischio di sviluppare danni al sistema nervoso, circolatorio (e di conseguenza occhi e piedi) e renale. Allo stesso modo è coinvolta la bocca, in particolare gengive e denti, in quanto danni ai vasi sanguigni portano ad una riduzione di nutrienti e ossigeno alle gengive, con conseguenti infezioni.

Il problema del diabete è che risulta spesso asintomatico. La scoperta, infatti, è quasi sempre casuale: un prelievo di sangue, ferite che tendono a non rimarginarsi, infezioni ricorrenti, e soprattutto i più frequenti controlli dentali.

Andare dal dentista è infatti un’operazione molto più frequente che farsi un prelievo di sangue di solito. Per tale ragione molti casi di diabete vengono scoperti dai dentisti: in seguito a semplici controlli, possono notare nelle gengive qualcosa che non va’. Per fortuna un controllo frequente dei denti e delle gengive può aiutare a identificare la malattia in tempo, intervenendo il prima possibile, in modo da ridurre eventuali danni, o nel caso dell’apparato dentale, gli eventuali danni alle gengive e la perdita dei denti.

Ma non bisogna pensare che si tratti semplicemente di una conseguenza del diabete. Purtroppo, talvolta la malattia gengivale può essere anche una causa scatenante (infatti si parlava all’inizio di circolo vizioso) del diabete.

Una malattia gengivale, infatti, può scatenare una reazione infiammatoria, che se attivata di frequente può portare al rilascio di tutta una serie di mediatori che portano al rilascio nel sangue di zuccheri e acidi grassi. La presenza di nutrienti ‘incontrollati’ nel sangue, aumenta gli zuccheri che saranno poi presenti nella saliva e di conseguenza nella bocca, favorendo la crescita batterica fra gengive e denti, con tutti i danni conseguenti. A sua volta l’infiammazione aumenterà, facendo iniziare nuovamente il ciclo, fin quando la situazione sarà irreversibile e ancora più grave. Per tale motivo controlli periodici sono importanti e possono aiutare a prevenire situazioni più o meno gravi.

I sintomi ai quali prestare attenzione

Senza necessità di diventare ipocondriaci, potresti andare dal dentista qualora notassi sanguinamento delle gengive durante i pasti o con la semplice pulizia.Questo è uno dei sintomi più comuni della connessione tra gengivite e diabete.

Inoltre bisogna stare attenti alla presenza di alito cattivo e gengive arrossate e gonfie. Ancora, eventuale restrizioni delle gengive e denti traballanti dovrebbero portarti dal dentista per un controllo, specialmente se associati ad ascessi (pus nella gengiva, sinonimo di infezione batterica, causata probabilmente dagli zuccheri lì presenti).

L’importanza delle visite di controllo dal dentista

Per un semplice motivo: tutti questi sintomi vengono avvertiti da chiunque, almeno una volta nella vita, e non sempre sono associabili al diabete (possono essere sintomi a sé stanti). Qualora il dentista notasse una situazione particolare, ti indicherebbe direttamente un consulto dal diabetologo. All’opposto, andare prima dal diabetologo può avere come conseguenza uno spreco di tempo e di denaro, qualora non ci fosse nulla, e in ogni caso bisognerebbe andare in seguito dal dentista. Per tale ragione è più opportuno andare prima a fare un controllo dentale (che andrà comunque fatto), e qualora ci fosse qualcosa di strano, verrai subito indirizzato verso un diabetologo.

Curare l’igiene dentale e gengivale è una pratica molto importante, sia per una questione estetica, sia e soprattutto per una questione salutistica. A tal proposito, durante i controlli dentali, fatti di frequente nell’arco della vita, il dentista può notare ‘qualcosa di strano’ e indirizzarvi direttamente da un diabetologo, se pensa che ci sia la necessità. Vi sono infatti numerose evidenze scientifiche che confermano quanto la salute dentale possa essere direttamente collegata a patologie gravi, come il diabete. Inoltre, eventuali visite periodiche, aumenteranno la salute delle vostre gengive e dei vostri denti, impedendone la caduta.

Per tale motivo i controlli non vanno trascurati, e se fatti di frequente, possono aiutare nella prevenzione di malattie, quali il diabete.

Dentista ad Arona e Trecate

Per rilevare la connessione tra gengivite e diabete è fondamentale rivolgersi a un dentista di fiducia. Odontobi, ad Arona e Trecate, è un centro con odontoiatri specializzati per la cura delle principali patologie dentali.
Contattaci per un consulto.

Odontobi Dental Clinic | Protesi dentali e capsule

Case History: Carla, 49 anni, piorrea alveolare. Un caso di successo risolto dopo attenta eziologia e analisi del paziente.

L’attenzione e la cura dei propri denti è qualcosa di fondamentale sia per gli uomini che per le donne. Ecco perché vale la pena conoscere il caso di Carla, una paziente 49enne, che si è presentata presso il nostro studio con una piorre alveolare assai marcata.

Non deve sorprendere il fatto che ci siano ormai tantissime persone che si trovano a dover affrontare un problema particolarmente complesso come la piorrea alveolare. Si tratta di una condizione che può diventare a tratti molto fastidiosa. Nel caso di Carla, la paziente del nostra case history, è derivata da una gengivite totalmente sottovalutata. Per sua stessa ammissione è proprio lei a non essersi presa cura di sé stessa e soprattutto dell’infiammazione in atto. Oltre a dover considerare che non sempre il suo livello di igiene è stato elevato: una serie di elementi che hanno determinato un caso di piorrea alveolare decisamente importante. I dolori che ha avvertito Carla per via della piorre alveolare sono stati fortissimi a causa del coinvolgimento di legamenti alveolari dentali e dell’apparato osseo.

Una serie di problemi Devi considerare che Carla si è presentata presso il nostro studio in una situazione già alquanto critica. Infatti la sua gengiva era molto arrossata e gonfia, oltre al problema estetico: con la piorrea alveolare è bene sappia che i denti potrebbe dare l’impressione di essere più lunghi. Nessuna anomalia, si tratta solo della gengiva che si ritira leggermente e che dunque rende più evidente una parte di denti. Fino ad arrivare all’alitosi, determinata dall’infezione in loco, il che ha creato non pochi problemi a Carla. Così, esasperata da una situazione che stava diventando sul serio ingestibile, ha deciso di fare affidamento su di noi. L’attenzione nostra è stata quella di monitorare fin da subito Carla soprattutto per capire se avesse un’infezione in corso in maniera tale da valutare la giusta terapia per poi procedere con un piccolo intervento. La situazione della paziente fin dall’inizio ci è apparsa leggermente critica, ma sicuramente risolvibile.

Un intervento tempestivo La prima cosa che devi considerare quando si parla di piorrea alveolare è che bisogna sempre intervenire in maniera tempestiva. Far passare il tempo vuol dire correre il rischio che infiammazione ed infezione diano origine ad una serie di sintomi difficili da gestire per il paziente. Con Carla il nostro approccio è stato ben studiato in maniera tale da favorirle un miglioramento fin da subito. In primis abbiamo proceduto con una leggera levigatura delle parti radicali di alcuni denti, fino ad asportare quelle zone compromesse. Questa è stata un’ottima strategia in quanto abbiamo fatto in modo che si formasse nuovo tessuto epiteliale. Arrivando poi all’utilizzo di laser e ablazioni meccaniche mediante microscopio operatorio con cui siamo andati ben ad eliminare i residui batterici localizzati a livello parodontale. Carla ha notato un miglioramento già dopo qualche ora da questo intervento, ovviamente sempre ben monitorata dall’equipe che si è occupata di lei.

Conclusioni Il caso di Carla ci permette di soffermarci sull’importanza della corretta igiene orale. Infatti lavare i denti con dentifrici e spazzolini giusti è un elemento basilare per il benessere della bocca. Non bisogna abusare e soprattutto evitare pressioni eccessive in quanto si può generare un’infiammazione. Fino a dover considerare attentamente l’uso di determinate terapie farmacologiche nel momento in cui si manifestino i segni di piorrea alveolare. In questa condizione usare antibiotici a ripetizione o addirittura cambiarli ciclicamente non fa per nulla bene. Diventa dunque fondamentale rivolgersi ad uno studio dentistico competente come https://www.odontobi.it/ che ha tutto quello che serve per avere la certezza di guarire. Il tutto precisando che coloro che si affidano a noi potranno fare affidamento su una grande serietà determinata anche dai continui aggiornamenti cui ci sottoponiamo. Vogliamo perciò garantire un totale benessere alla bocca dei pazienti che hanno bisogno di cure dentali.