Impianto dentale: esistono anche mini impianti dentali. Ecco quali e quando vengono utilizzati

Il mondo degli impianti dentali è molto variegato e può contribuire a risolvere diversi tipi di problemi.

In generale, un impianto dentale viene inserito in sostituzione di un dente caduto o mai avuto (per chi è affetto da agenesia dentale, una patologia congenita).

Il nuovo dente verrà inserito direttamente tramite una vite nell’osso. Molti credono che si tratti di un intervento dolorosissimo ma non è così, l’intervento avviene in anestesia locale e, certo, non è piacevole, ma non è affatto detto che tutti soffrano di forte dolore quanto ricorrono all’implantologia dentale.

Quindi, sia che si tratti di un problema di natura estetica o altro, non fatevi bloccare solo per la paura del dolore.

I mini impianti dentali: cosa sono e in quali casi vengono utilizzati

Come dicevamo, esistono molti tipi di impianti per i denti, che differiscono fra loro per dimensione: i mini impianti dentali in titanio sono più piccoli rispetto a quelli standard, con un diametro inferiore ai 3 millimetri.

Questi impianti non servono a ripristinare la funzionalità di un dente ma vengono normalmente utilizzati per stabilizzare la dentiera.

La tecnica di inserimento non è invasiva e non richiedere un intervento chirurgico vero e proprio, non adatto alle persone troppo anziane.

Inoltre, le persone più anziane che portano protesi mobili da diverso tempo subiscono una naturale riduzione dell’osso, ciò rende i mini impianti ideali poiché hanno bisogno di meno osso rispetto agli impianti tradizionali.

Un altro uso che viene spesso fatto dei mini impianti dentali è il sostegno di un ponte dentale.

L’implantologia a carico immediato

Uno dei vantaggi dei mini impianti è che nella maggior parte dei casi non è necessario l’innesto osseo.

Inoltre è spesso possibile utilizzare la tecnica dell’implantologia a carico immediato, bisogna dire che questo tipo di tecnica, che prevede il fissaggio della protesi agli impianti, prevede come prerequisito una buona struttura ossea ma l’intervento può essere eseguito anche su chi ha poco osseo previa chirurgia pre-implantare di rigenerazione ossea.

Il vantaggio dell’implantologia a carico immediato è che il paziente sarà in grado di riacquistare la sua funzionalità entro 24 ore dall’intervento.

Altri vantaggi dei mini impianti dentali

Un altro vantaggio di questa tecnica è l’economicità, il paziente non dovrà acquistare una nuova protesi dentaria mobile ma potrà essere utilizzata quella già in suo possesso che sarà opportunamente modificata per essere agganciata all’impianto.

In questo caso la protesi dentaria mobile si trasformerà in una dentiera fissa, del tutto simili ai denti veri e molto più pratica per il paziente.

Ricapitolando, possiamo dire che i vantaggi dei mini impianti dentali per la dentiera sono:

  • procedura non invasiva
  • non c’è bisogno di acquistare una nuova protesi
  • breve periodo di guarigione
  • praticabile anche se c’è poco osso

Quanto costa una dentiera fissa

Definire il costo di una dentiera fissa non è semplice, il prezzo varia naturalmente da paziente a paziente e dipende dal tipo di intervento che si rende necessario.

Innanzitutto quanti impianti devono essere posizionati, se ci sono o meno denti da estrarre e quali sono le condizioni dell’osso, ovvero se è necessaria una rigenerazione pre-chirurgica oppure no.

Le variabili che determinano il costo possono essere diverse da persona a persona e dipendono anche dall’età del paziente.

Lo stesso discorso vale per il costo di una protesi dentaria mobile, che può variare dalle poche centinaia di euro ai mille euro.

Innesto osseo dentale: quali sono le controindicazioni

L’innesto osseo è un tipo di pratica che talvolta si rende necessaria prima del posizionamento dell’impianto.

Si tratta, in pratica, di un trapianto osseo proveniente di solito dalla mandibola del paziente stesso. È possibile anche ricorrere ad un osso sintetico per implantologia.

Le controindicazioni per gli innesti e gli impianti riguardano quei pazienti che soffrono di altre patologie come il diabete o le donne in gravidanza.

In linea generale, l’unico consiglio è quello di affidarsi ad uno studio dentistico specializzato in impianti dentali che si attenga ai protocolli internazionali di sicurezza ed igiene.

Trattandosi di un intervento chirurgico potranno verificarsi complicanze dopo l’operazione, ma che fanno parte del processo di guarigione. Si può anche verificare l’assenza di osteointegrazione, che viene comunemente chiamata rigetto, ovvero l’impianto non si lega all’osso.

ODONTOBI INFORMA: L’importanza della TAC Cone Beam per una corretta e completa valutazione del paziente.

La TAC Cone Beam, nel corso degli anni, è diventata fondamentale nella pianificazione degli interventi di implantologia dentale. Grazie a questo esame radiografico, infatti, è possibile avere informazioni molto più dettagliate rispetto ad una normale panoramica. È possibile definire con precisione lo spessore dell’osso al quale poi verrà collegato l’mpianto.

Come funziona la TAC di Beam

Durante l’esame, verranno scattate almeno 600 immagini della tua testa che verranno poi processate da un computer per ricostruire l’immagine. Questa tecnica diagnostica è in grado di associare l’uso del computer a quello dei raggi X e fornisce immagini nitide e particolareggiate del tessuto esaminato. Le macchine sono costruite in maniera tale da non essere un problema anche per chi normalmente soffre negli ambienti chiusi.

Quali sono i vantaggi della TAC di Beam per dentisti e pazienti

Il suo principale vantaggio è la precisione, come dicevamo, dello spessore osseo ma non solo, la TAC di Beam è in grado di fornire informazioni corrette delle varie parti che verranno coinvolte nel successivo intervento presso lo studio dentistico. La quantità di radiazioni emanata è superiore a quella di una normale radiografia e questo è uno dei fattori che contribuisce a questo livello di precisione. Anche se in una normale radiografia le ossa possono apparire sovrapposte con queste esame saranno separate e perfettamente distinguibili, dando al medico uno strumento indispensabile per una corretta e completa valutazione del paziente. Il medico sarà in grado di avere a disposizioni misure, proporzioni, stato di salute della tua dentatura e delle tue ossa nella maniera più precisa e realistica possibile e potrà studiare e pianificare il miglior intervento chirurgico, decidendo quale sia la tecnica migliore da usare nel tuo specifico caso. La radiografia tradizionale, naturalmente, non è da buttare via ma è vero che non avendo informazioni così esatte sullo spessore dell’osso il medico potrebbe fare delle valutazioni sbagliate.

Quali malattie è in grado di diagnosticare

Per molti tipi di patologie i risultati scientifici dimostrano che non ci sono sostanziali divergenze nella prontezza di diagnosi ma per determinate malattie come la paradontite apicale la TAC di Beam si è rivelata preziosa, rilevando il 62% dei casi in più rispetto alla radiografia. Naturalmente anche la normale radiografia identifica la malattia ma lo fa, in molti casi, quando si trova ad uno stadio più avanzato. Un’altra malattia molto comune è la carie, ed anche in questo caso, grazie all’alta qualità delle immagini, la TAC di Beam si è dimostrata un importante strumento per la diagnosi preventiva, il monitoraggio e la cura di questo problema molto comune. Oltre a carie e paradontiti ci sono molte altre patologie per le quali la TAC di Beam si è rivelata molto efficace. Tra queste possiamo citare l’osteomielite, un’infezione ossea e l’osteoporosi. Insomma, la TAC di Beam, può essere utilizzata per ogni tipo di valutazione che necessiti una certa dose di precisione, ed è fondamentale per scegliere la strada più adatta alle condizioni della tua bocca, specialmente quando si tratta di impiantologia.

La TAC di Beam: diagnosi tridimensionale

Le oltre 600 immagini della tua testa scattate durante la TAC verranno poi ricostruite tridimensionalmente da un Software. In questo modo l’impiantista, non solo avrà modo di avere dati più corretti sulla tua ossatura, ma potrà anche simulare l’intervento chirurgico.

Qualche limite della TAC di Beam

L’estrema precisione della Tac di Beam, o CBCT, richiede tempo. In particolare il tempo di rivelazione dei dati è aumentato da 5 a 20 secondi ed anche il processo di ricostruzione dell’immagine è piuttosto lungo, circa 1 minuto. Questo lungo tempo necessario per scattare e mettere insieme le immagine può causare movimenti che possono confondere la lettura delle immagini.

I vantaggi della TAC di Beam nella pianificazione degli interventi di impiantologia

Ad ogni modo, i vantaggi superano di gran lunga i limiti ed infatti la CBCT ha quasi del tutto sostituito i metodi radiologici tradizionali. Particolarmente per gli impianti dentali le immagini scattate dalla TAC di Beam sono talmente precise che il chirurgo è in grado di riprodurre una immagine serigrafata della TAC e di creare delle guide chirurgiche, strumenti che servono al medico per allineare l’impianto alla mandibola nella maniera più precisa possibile.

 

Avere una dentiera fissa senza palato: è possibile grazie agli impianti dentali All on 4

Portare una protesi dentale mobile, la classica dentiera, non è certo confortevole. Il fatto di dovere rimuovere spesso la protesi crea problemi pratici per la quotidiana igiene dentale ma anche psicologici, molte persone sentono la dentiera come un corpo estraneo e se ne vergognano sentendosi non a proprio nelle situazioni sociali di ogni giorni, in particolare se si tratta di persone giovani.

Fortunatamente nel corso degli anni sono state messe in pratica diverse tecniche all’avanguardia per rendere la dentiera una protesi fissa, del tutto simile ai denti veri e proprio. 

Una di queste procedure si chiama All on 4. Vediamo di cosa si tratta e quanto costa questo tipo di intervento che ha una percentuale di successo dal 97% al 99%.

Implantologia All on four: cos’è

All on four significa tutto in 4, infatti con un solo intervento vengono fissati 4 impianti a carico immediato. Carico immediato significa che il paziente riacquisterà l’uso della sua dentatura entro 24 ore dall’esecuzione dell’intervento, non dovendo avere a che fare con il lungo periodo di guarigione previsto per gli impianti classici. 

Infatti, verrà subito posizionata una protesi provvisoria che si può utilizzare immediatamente, tale protesi verrà poi sostituita dopo 3 mesi dalla protesi fissa definitiva. 

La tecnica all on 4 si presta ad essere utilizzata anche sui pazienti che non hanno sufficiente ossatura per ricorrere all’implantologia tradizionale. Ad ogni modo il dentista verificherà, tramite radiografia, la condizione dell’osso. Oltre alla radiografia, altre tecniche utilizzate in fase pre operatoria sono la TAC e le ortopanoramiche in 3D.

Implantologia All on four: l’intervento

L’intervento di implantologia all on 4 avverrà in anestesia locale, come dicevamo verranno inseriti 4 impianti in titanio in posizione strategica, la tecnica all in four prevede il posizionamento inclinato dell’impianto in modo da evitare di toccare nervi o strutture ossee. Con questa tecnica è possibile ricostruire una delle due arcate dentali ma anche una bocca completamente senza denti

Bisogna dire, però, che c’è una differenza tra arcata superiore ed arcata inferiore. Per l’arcata superiore si procede nel corso del medesimo intervento ad estrarre i denti rovinati e ad inserire l’impianto, mentre per l’arcata inferiore, nella maggior parte delle casistiche, non è possibile operare con tecniche di chirurgia mini invasiva. La protesi che viene posizionata è in ceramica, si chiama Toronto Bridge, che a differenza delle protesi in ceramica più classiche non necessita di uno spazio tra la gengiva finta e quella vera. In questo modo l’effetto estetico sarà molto più naturale.

Quali sono le fasi della all on four

Se sei interessato a questa operazione devi necessariamente rivolgerti a uno specialista come la clinica dentale Odontobi a Novara e Varese per un consulto in modo da poter verificare i criteri d’idoneità, lo stato di salute della bocca, la condizione dell’osso e della gengiva nella quale dovrà essere inserito l’impianto e comprendere al meglio di cosa si tratta.

A seconda dei casi, il medico odontoiatra potrà chiedere di effettuare degli esami ulteriori più approfonditi (tac, risonanza magnetica, panoramica, impronte, misurazione della densità ossea ecc…) per avere maggiori informazioni sulla zona nella quale dovrà operare e sulla salute generale del paziente.

Questo tipo di analisi permetteranno di avere un quadro più dettagliato della tua situazione, a partire dalla quantità dell’osso disponibile e di come dovrà essere posizionato l’impianto a seconda della conformazione della tua bocca.

Una volta che sono stati effettuati tutti i controlli necessari, se il medico avrà stabilito che non è necessario nessun tipo d’innesto o trattamenti preliminari aggiuntivi, prenoterà un appuntamento nel quale potranno essere estratti dei denti, se opportuno, e verranno collocate le protesi provvisorie e gli impianti.

Quindi, una volta estratti i denti, se si presenta la necessità, saranno collocati i quattro impianti all’interno della mascella (in una sola operazione) che saranno circondati dall’osso.

Lo svolgimento è piuttosto semplice. Il medico procederà inizialmente praticando un taglio nella gengiva, successivamente andrà a forare l’osso al fine di creare una cavità nella quale inserire l’impianto. Infine, una volta posizionata anche la vite, l’odontoiatra sutura la zona.

Dopodiché verranno collegati gli impianti ai denti, al ponte o alla protesi, tramite dei monconi. A questo punto ti saranno posizionati e fissati i nuovi denti in modo tale che questi ultimi e la struttura interna alla gengiva risultino saldamente ancorati all’osso.

Nei sei mesi successivi a questo intervento, dovrai sottoporti a diverse visite odontoiatriche. Queste sono effettuate al fine di monitorare con attenzione il processo di guarigione delle gengive, (e se necessario intervenire tempestivamente) per comprendere se vi sono fenomeni di rigetto dell’impianto oppure se questo si stia calcificando correttamente intorno ad esso.

In seguito, in base anche al tipo di trattamento al quale ti dovrai sottoporre, potranno essere rimossi alcuni denti e verranno prese le nuove impronte per la preparazione della dentatura definitiva. Infatti, prima che l’odontotecnico possa realizzare quelli artificiali, bisognerà valutare con attenzione la misura delle protesi in ceramica e quante di queste dovranno essere create effettivamente.

All on four e ponte fisso: quali sono le differenze?

La notevole differenza tra l’impianto All on Four e quello standard è che per quest’ultimo sono necessari almeno sei impianti dentali, che solitamente vengono inseriti ad un inclinazione di novanta gradi nella mascella.

Successivamente il paziente dovrà attende un periodo di guarigione pari a sei mesi, prima che il medico possa procedere con l’inserimento di un ponte fisso.

Come detto precedentemente, nel caso in cui il paziente dovesse mostrare una carenza ossea, si dovrà procedere con l’innesto osseo. Inoltre, devi sapere che la tecnica standard è decisamente più costosa e necessita di un tempo di lavorazione molto più lungo (che comprende le diverse operazioni e il tempo di recupero tra un intervento e l’altro).

I vantaggi dell’implantologia all on four

Come abbiamo visto, uno dei vantaggi degli impianti dentali all on 4 è la velocità dell’intervento e di guarigione del paziente, potrai subito ritornare ad usare i tuoi denti. Ma ci sono anche altri vantaggi, per cominciare si tratta di un intervento poco invasivo; nonostante si tratti di un intervento chirurgico a tutti gli effetti è eseguito in anestesia locale e in un’unica seduta. Inoltre non sono previsti limiti di età per usufruire di questa tecnica e si può usare, naturalmente previa valutazione del dentista, anche sui pazienti che sono completamente senza denti o necessitano di estrarre quelli danneggiati. 

In sintesi, i vantaggi degli impianti All-on-4 includono:

  • restauro ad arco completo
  • tempi di installazione più brevi rispetto ad altri impianti
  • prevenire ulteriori perdite ossee
  • ridurre la necessità di un innesto osseo

Più recente è la tecnica All on six che, come intuirete dal nome, prevede l’impianto di 6 perni per fissare la dentiera a carico immediato. Anche in questo caso viene prima posizionata una protesi provvisoria che si potrà utilizzare dalle 24 ore successive all’intervento, e che verrà poi sostituita dalla protesi definitiva dopo qualche mese.

Implantologia all on four: i costi

Poiché i tempi dell’intervento sono inferiori rispetto alla tradizionale implantologia anche i costi sono ridotti. Bisogna poi considerare che in termini assoluti, con la tecnica all on 4 è possibile impiantare molti più denti in un’unica seduta.

Naturalmente, il costo varia a seconda che si tratti dell’impianto per una sola arcata o per entrambe; in generale il costo si aggira intorno ai 7.000 euro per 12 denti. I prezzi, ad ogni modo, possono variare anche significativamente. Nella scelta del dentista accertatevi che sia un professionista negli interventi di implantologia dentale e non affidatevi a offerte che sembrano troppo allettanti per essere vere, sia in Italia sia all’estero.